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Dal 2009 le confezioni di mangimi devono indicare la composizione - anche quella analitica - e gli additivi. Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri rende più incisivo l'obbligo e chi "sbaglia", a a danno degli animali, paga.

Torna oggi in etichetta, ma solo per i prodotti italiani, l'indicazione dello stabilimento d'origine. La reintroduzione arriva alla fine di un braccio di ferro con l'Europa durato due anni.

L'etichetta "senza aflatossine" proposta dall'europarlamentare La Via e bocciata a Bruxelles? Impossibile, ci spiega Alberto Ritieni, docente di Chimica degli Alimenti all'Università di Napoli. Che però aggiunge: "La sicurezza dei cibi non è mai negoziabile, ma l'etichetta deve essere sincera"

Il ritiro si è reso necessario per la mancanza del latte tra gli ingredienti: i consumatori, soprattutto gli allergici per i quali l'ingestione potrebbe rappresentare un pericolo, devono riportare il prodotto al punto vendita

I bibitoni colorati hanno conquistato proprio tutti: atleti e non. Sono utili come sostitutivo dell'acqua? E quante calorie contengono? Ecco una nostra guida per sceglierli con cautela

Il paese d'Oltralpe ha ottenuto l'autorizzazione europea ad indicare in via sperimentale per due anni l'origine del latte e dei prodotti trasformati a base di latte e carne. Anche l'Italia ha inviato a Bruxelles un'analoga richiesta.

Più ferro rispetto a quello dichiarato in etichetta. Per questo motivo l'azienda è stata costretta a richiamare il prodotto dedicato ai gatti senior in tutto il mondo

Debutterà la prossima stagione olearia l'etichetta voluta dall'Aifo per indicare l'olio extra vergine artigianale: l'associazione chiede alla gdo condizioni di vendita più favorevoli per permettere al settore di uscire dalla nicchia in cui si trova.

Lidl ha ritirato alcuni suoi prodotti dagli scaffali inglesi perché l'etichetta non riportava correttamente alcuni allergeni: tra questi anche la cioccolata Fin Carrè in vendita nel nostro Paese.

La Guardia di Finanza ha scoperto una maxi frode commerciale che si nascondeva tra alcune boutique di Torino: i capi erano stati etichettati in maniera scorretta riguardo la loro composizione fibrosa.

La famosa azienda produttrice dei biscotti al burro ha ritirato alcune confezioni per la presenza di un allergene non dichiarato in etichetta. Il provvedimento coinvolge l'Italia ealtri 37 Paesi.

La norma, approvata in prima lettura dalla Camera, introduce un nuovo sistema di tracciabilità dei prodotti: da un codice si potrà risalire ai dati del produttore e alle varie fasi della lavorazione.