In classe le finestre devono essere aperte perché in questo modo si riesce a disperdere il 70% delle particelle di virus. Altra misura preventiva che sarebbe necessaria è l’installazione degli schermi protettivi davanti ai banchi, almeno stando ad uno studio condotto dai fisici dell’Università americana del Nuovo Messico e pubblicata sulla rivista Physics of Fluids. Le linee guida del Cts pubblicate lo scorso settembre già prevedevano, seppur con poca chiarezza circa le modalità , di assicurare un ricambio d’aria “regolare e sufficiente”. Ma adesso c’è la conferma scientifica sull’importanza di questo comportamento.
Uno degli ambienti più importanti per acquisire una rapida comprensione della diffusione delle particelle del virus, rilevano gli autori, è l’aula scolastica. I ricercatori hanno utilizzato un modello sulla dinamica delle particelle fluide per esplorare il trasporto di aerosol all’interno di una classe con aria condizionata. E’ emerso che, la distribuzione dell’aerosol all’interno della stanza non è uniforme, a causa dell’aria condizionata e della posizione della sorgente e che, ha detto uno degli autori, Khaled Talaat, “le particelle possono essere trasmesse da uno studente ai banchi o ai vestiti di altri studenti, anche se tenuti separati da una distanza di 2,4metri”.
Secondo Talaat, “la posizione dello studente all’interno dell’aula influisce sulla probabilità di trasmettere particelle ad altri e di riceverle”. Tuttavia, è emerso che “quasi il 70% delle particelle esce dal sistema quando le finestre sono aperte”. Inoltre, ha aggiunto l’esperto, la ricerca mostra che “l’aria condizionata rimuove fino al 50% delle particelle rilasciate durante l’espirazione e la conversazione, ma il resto si deposita sulle superfici all’interno della stanza e può rientrare nell’aria”. Di conseguenza la ricerca evidenzia anche l’importanza di utilizzare sistemi di filtrazione e sterilizzazione efficaci nei condizionatori d’aria. Lo studio mostra inoltre che anche gli schermi protettivi posti davanti ai banchi, riducono significativamente la trasmissione di particelle da uno studente all’altro, perchè ha spiegato Talaat “influenzano la circolazione del flusso d’aria vicino alla sorgente, facendo cambiare le traiettorie delle particelle”.