Uno studio dell’Università di Miami conferma che l’uso di mascherine non condiziona la saturazione di ossigeno nemmeno in persone con grave disabilità polmonare. Lo studio pubblicato sugli Annals of the American Thoracic Society, è stato condotto dopo che un gruppo di residenti della Florida ha contestato l’obbligo di indossare le mascherine emanato lo scorso giugno, sostenendo, appunto, che indossare i dispositivi di protezione per il viso potrebbe provocare l’accumulo di troppa anidride carbonica.
I ricercatori guidati dal dott.Michael Campos, pneumologo del Miami VA Medical Center e dell’Università di Miami Hospital and Clinics, hanno esaminato i problemi con i cambiamenti dei livelli di ossigeno o dei livelli di anidride carbonica in individui sani e in quelli con malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) prima e mentre si indossano le mascherine chirurgiche.
Il piccolo studio ha incluso 15 veterani militari con BPCO grave, ciascuno con funzionalità polmonare inferiore al 50% e 15 partecipanti sani. Tutti i partecipanti hanno indossato i dispositivi per 30 minuti e gli è stato detto di camminare per sei minuti mentre li avevano indosso. I ricercatori hanno quindi sottoposto ciascun partecipante a un esame del sangue e hanno scoperto che non c’erano differenze nei livelli di ossigeno o anidride carbonica.
“Questi dati rilevano che lo scambio di gas non è influenzato in modo significativo dall’uso della maschera chirurgica, anche nei soggetti con grave insufficienza polmonare”, ha detto Campos nello studio esortando ad indossare le mascherine per prevenire l’infezione da coronavirus.
“È importante informare il pubblico che il disagio associato all’uso della maschera non dovrebbe portare a problemi di sicurezza non comprovati in quanto ciò potrebbe attenuare l’applicazione di una pratica che ha dimostrato di migliorare la salute pubblica”, hanno scritto gli autori.
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