Pesticidi, quello che Bayer non dice

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Una lunga lettera di risposta “non convincente” nella quale Bayer “mostra una mancanza di responsabilità per le loro esportazioni tossiche”. A parole il colosso dell’agrofarma – che ha acquistato la Monsanto e il famigerato RoundUp, l’erbicida a base di glifosato più venduto al mondo – “afferma di impegnarsi per la sicurezza,” ma “la verità è che alcuni dei loro prodotti sono tossici e rappresentano un pericolo per l’uomo, gli animali e l’ambiente”.

È molto dura la reazione di Foodwatch Germania alla lettera che Bayer ha inviato alla Ong che ha lanciato una petizione – firmata in poche settimane da oltre 50mila consumatori – per chiedere all’azienda – insiema a Basf e Sygenta – di smettere di produrre pesticidi vietati nella Ue per paesi terzi che poi, per effetto delle importazioni alimentari, possono tornare anche nei piatti degli europei.

La lettera (qui l’integrale) inviata da Bayer all’associazione “non è convincente – scrive la Ong sul proprio sito – e mostra una mancanza di responsabilità per le loro esportazioni tossiche. Bayer afferma nella sua lettera di impegnarsi per la sicurezza, la trasparenza e la sostenibilità. La verità è che alcuni dei loro prodotti sono tossici e rappresentano un pericolo per l’uomo, gli animali e l’ambiente. Gli agricoltori, ad esempio, soffrono di danni alla salute e distruzione ambientale a causa dei pesticidi. Le promesse e gli impegni di Bayer sono pieni di scappatoie in modo che possano ancora vendere sostanze che si sono dimostrate pericolose. Apparentemente, Bayer non vuole rinunciare ai propri profitti con questi pesticidi pericolosi”.

Foodwatch poi chiede maggiore trasparenza al colosso tedesco: “Bayer – si legge ancora on line – non agisce in modo veramente trasparente. Le relazioni prodotte sulla base della “Politica di gestione dei prodotti Bayer 2019” non sono state finora completamente rese disponibili al pubblico, sebbene possano mostrare gli impatti delle esportazioni e consentire di rivedere le attività di Bayer. Pertanto, chiediamo con urgenza che i rapporti interni completi secondo i Requisiti chiave 6.1, 6.9, 6.11, 6.12 e 6.13 della Politica di gestione dei prodotti Bayer 2019 sugli incidenti di avvelenamento siano pubblicati immediatamente“.