“Consumare più di tre semi piccoli di albicocca crudi, oppure meno di mezzo seme grande per volta può far superare i limiti di sicurezza”. L’avvertimento arriva dall’Efsa, l’Ente europeo per la sicurezza alimentare, che ha diramato una nota a seguito di studi portati a termine dai propri esperti scientifici. “I bambini piccoli che consumino anche solo un piccolo seme di albicocca rischiano di superare il limite di sicurezza” spiegano gli esperti, “Nei semi di albicocca è presente un composto di origine naturale, chiamato “amigdalina”, che si trasforma in cianuro una volta ingerito. L’avvelenamento da cianuro può causare nausea, feb
bre, mal di testa, insonnia, sete, letargia, nervosismo, dolori di vario genere ad articolazioni e muscoli, oltre a caduta della pressione arteriosa. In casi estremi è fatale”.Venduti come prodotto antitumorale
Sebbene a prima vista i semi di albicocca possano sembrare un cibo insolito, va ricordato che questo prodotto ha un suo mercato prevalentemente via web in funzione di alimento antitumorale. “Valutare i pretesi benefici dei semi crudi di albicocca per curare il cancro o per ogni altro uso non riguarda il mandato di sicurezza alimentare dell’Efsa e non atteneva perciò questo parere scientifico” alza le mani l’Ente europeo, che preferisce comunque avvertire i possibili acquirenti dei rischi per la salute.
Non fare confusione tra nocciolo e seme
Per evitare di scatenare il panico tra gli amanti di questo frutto, l’Efsa invita a non fare confusion tra seme e nocciolo, e specifica che l’allarme non riguarda l’albicocca come frutto: “Un normale consumo di albicocche non pone rischi per la salute dei consumatori. Il seme si trova all’interno del nòcciolo dell’albicocca. Lo si ottiene schiacciando e rimuovendo il duro guscio legnoso. Perciò il seme non è a contatto con la polpa”.
Mezzo seme piccolo la dose massima per i bambini
Nello specifico, gli studi evidenziano che un quantitativo compreso tra 0,5 e 3,5 milligrammi (mg) di cianuro per kg di peso corporeo può essere letale. Secondo il gruppo di esperti scientifici dell’Efsa il limite di sicurezza per l’esposizione occasionale (nota come “dose acuta di riferimento” o “Dar”) di 20 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo. Ovvero 25 volte meno della più bassa dose considerata letale. Sulla base di tali limiti e dei quantitativi di amigdalina normalmente presenti nei semi di albicocca crudi, gli esperti dell’Efsa stimano che gli adulti possano consumare un quantitativo pari a tre semi piccoli di albicocca (370 mg), senza superare la Dar. Per i bambini piccoli il quantitativo sarebbe 60 mg, equivalente a circa mezzo seme piccolo.
In attesa di una regolamentazione
Nel frattempo, l’Efsa ha consultato i propri partner negli Stati membri dell’Ue per discutere questo parere scientifico e le precedenti valutazioni di autorità nazionali (vedi il rapporto seguente). Questa valutazione del rischio fornirà informazioni utili ai gestori del rischio della Commissione europea e degli Stati membri, che regolamentano la sicurezza alimentare nell’UE. Toccherà a loro decidere se occorrano misure per tutelare la salute pubblica dal consumo di semi crudi di albicocca.
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