Otto associazioni europee hanno scritto al nuovo Commissario per la salute e la sicurezza alimentare per chiedere all’Unione Europea di seguire la via francese e di mettere al bando il biossido di titanio, l’additivo alimentare fatto anche di nanoparticelle: “La salute dei cittadini deve essere la priorità del nuovo esecutivo europeo” scrivono le associazioni ricordando alle Istituzioni che “dovrebbero rispondere positivamente agli oltre 84.000 cittadini in tutta Europa che hanno già firmato una petizione per sostenere il divieto francese e l’attuazione del principio di precauzione in presenza di incertezze in relazione agli additivi alimentari che non servono a fini nutrizionali e possono presentare un rischio per i consumatori”.
L’ultima dichiarazione dell’Efsa sull’E171 riconosce una serie di incertezze in relazione alla sicurezza. Da allora, ulteriori pubblicazioni scientifiche hanno sollevato una bandiera rossa sui potenziali rischi legati al consumo di questo colorante alimentare, che non ha alcuno scopo o funzione nutrizionale se non quello di cambiare l’aspetto degli alimenti immessi sul mercato. Inoltre, E171 è utilizzato principalmente in prodotti alimentari che sono particolarmente apprezzati dai bambini, come dolciumi, torte, dessert, gelati, biscotti, barrette di cioccolato, prodotti da forno e pasticceria, ecc.: una circostanza che solleva ulteriori preoccupazioni sull’esposizione di questa popolazione vulnerabile.
Per tutti questi motivi, il governo francese ha recentemente adottato una sospensione di E171 nei prodotti alimentari, per essere efficace il 1 ° gennaio 2020. Questa misura precauzionale è stata adottata per proteggere la salute dei consumatori sulla base di recenti studi esaminati dall’Agenzia francese per l’alimentazione, l’ambiente e la salute sul lavoro e sicurezza (Anses) che ha identificato possibili impatti cancerogeni, tra gli altri effetti avversi.
“Sappiamo che la discussione europea sul biossido di titanio è aperta e che sono in corso discussioni in seno al comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (SCoPAFF) sul bando francese. Ci auguriamo – aggiungono le associazioni – che la Commissione sostenga il principio di precauzione sostenendo il divieto francese dell’E171 nei prodotti alimentari, nonché la sua futura estensione al resto dell’Europa”.
Tra l’altro – continuano le organizzazioni – ancora prima dell’entrata in vigore del bando francese molti produttori di alimenti che utilizzavano il biossido di titanio nelle proprie formulazioni, hanno già abbandonato l’uso dell’additivo senza difficoltà o notevoli impatti economici attraverso la sostituzione o semplicemente rimozione.
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Le Associazioni che hanno firmato la lettera sono: Agir pour l’Environnement, Center for International Environmental Law (CIEL), European Environmental Citizens Organisation for Standardisation (ECOS), European Environmental Bureau (EEB), Foodwatch International, Health and Environment Alliance (HEAL), Safe Food Advocacy Europe (SAFE), Women Engage for a Common Future (WECF).Â