“Enel condannata, l’Iva sulle bollette è illegittima e va rimborsata”. Titoli come questi – a volte perfino più espliciti che si sono spinti a offrire moduli e istruzioni per i rimborsi – hanno fatto sperare i consumatori che la tanto odiata “tassa sulla tassa”, ossia il calcolo dell’Iva sulle accise, fosse finalmente da archiviare.
In tanti ci hanno scritto per saperne di più e abbiamo voluto approfondire, con l’aiuto di Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia.
Partiamo con ordine. La scintilla che ha infuocato il web è una presunta recente sentenza emanata da un giudice di pace veneziano che ha dato ragione a un utente che aveva per l’appunto fatto ricorso sull’illegittimità dell’applicazione da parte dell’Enel del calcolo dell’Iva sulle accise e sugli addizionali. Il giudice avrebbe dichiarato il diritto dell’utente ad ottenere indietro gli importi versati come imposta sul valore aggiunto eccessiva.
Una vittoria per milioni di consumatori? Ci risponde Valentina Masciari: “Partendo dal presupposto che è corretto il principio di non applicare una tassa su un’altra tassa, è anche vero che questa sentenza, purtroppo, non può cambiare la situazione”.
“Tutti i fornitori – aggiunge la responsabile utenze di Konsumer Italia – applicano l’Iva sulle accise in fattura in base a una normativa europea, tanto è vero che è una pratica che avviene anche al di fuori dei confini italiani”.
La normativa, conferma la Masciari, è stata confermata anche dall’Agenzia delle Entrate che si è espressa sulla sua legittimità e il fornitore incassa l’Iva per poi riversarla all’erario, quindi opera solo come sostituto d’imposta.
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Per capire come si tratti di una fake news, spiega Valentina Masciari, basta riflettere su una cosa: “Perché esclusivamente Enel sarebbe stata condannata al risarcimento e non tutte le società fornitrici che operano nel settore energia e gas? Se così fosse ci sarebbe una discriminazione sul mercato”.
La fake news viene riproposta con frequenza sospetta che forse giova a qualcuno: è possibile anche che ci sia chi fa affari con presunte richieste di rimborsi e qui la questione diventerebbe più grave e aprirebbe scenari diversi…
Quello che è certo, è che purtroppo, non si tratta di una notizia attendibile e che non si otterrà alcun rimborso da parte di Enel o da altro fornitore.