“Ci aspettiamo di avere circa 6 milioni di casi nella stagione influenzale in arrivo, con un’incidenza leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni, ma i virus influenzali saranno più insidiosi”. sono le parole del virologo Fabrizio Pregliasco, direttore del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Milano, riportate dall’Ansa. Il virologo spiega anche perché nonostante siano previste meno persone colpite, gli effetti potrebbero essere più pesanti: “A quanto abbiamo visto nella stagione influenzale dell’emisfero australe, si sono diffuse due nuove varianti dei virus: H3N2 (A/Kansas) e H1N1(A/Brisbane). Oltre ad avere una maggiore capacità diffusiva, soprattutto l’H1N1 nei piccoli e l’H3N2 nei più anziani e fragili, possono provocare maggiori severità e rischio di complicanze”. L’H3N2, in particolar modo, ha la capacità di lavorare in coppia con lo streptococco pneumoniae, e può quindi portare una sovrapposizione batterica. Oltre a questi due virus, arriveranno anche i virus B/Colorado e B/Phuket, che sono varianti già conosciute nelle passate stagioni.