Ogni minuto il Po riversa nella foce di Pila, sul mar Adriatico, oltre 7 chili di microplastiche, che corrispondono a 11 tonnellate al giorno, e oltre 4mila all’anno.
I numeri impressionanti vengono dallo studio realizzato dallo European Research Institute in occasione della quinta edizione del Keep Clean and Run, evento di sensibilizzazione ambientale. Secondo i promotori, “si tratta del primo studio di questo genere in Italia, ma anche nel mondo, essendo la ricerca di particelle con una dimensione compresa tra 0,3 e 5 millimetri, molto difficile.
L’apporto massiccio di Torino
I rilievi sono stati fatti in sette punti lungo il percorso del fiume: dalla sorgente di Pian del Re, in provincia di Cuneo, alla foce di Pila, in provincia di Rovigo. In particolare, a Torino, ogni anno arrivano circa 7 tonnellate di frammenti di plastica e ne escono più di mille, anche grazie all’apporto degli affluenti del fiume, tra cui la Dora, lo Stura e l’Orco.
Il test del Salvagente sui soft drink
Così come già riportato in passato dal Salvagente, ogni anno ingeriamo, tramite il cibo, le bevande e respirando l’aria delle nostre città, circa 50mila microparticelle di plastica ( studio dell’Università di Victoria in Canada). Oltre all’inquinamento ambientale, l’altro aspetto ancora da chiarire sono gli effetti sulla salute umana: non sono ancora note le conseguenze né la quantià di microparticelle considerata “nociva” per l’uomo. Nel settembre 2018, il Salvagente ha pubblicato un test che ha dimostrato come la microplastica sia largamente presente nei soft drink più diffusi.