La Molisana è il primo marchio alimentare ad ottenere la certificazione Zero Truffe, ideata dal Salvagente per garantire l’effettiva qualità del prodotto sottoposto ai test. In particolare, le linee di pasta che ha superato tutte le prove sono state “Le classiche”, realizzate interamente con grano italiano e trattato tramite decorticazione a pietra, un metodo innovativo che consente la purificazione dei cicchi pur mantenendo intatta la qualità originale della pasta. “Sono molto soddisfatto di aver consegnato la certificazione Zero Truffe del Salvagente al pastificio La Molisana, un’azienda che fa della costante e maniacale ricerca della qualità, della selezione delle materie prime e dell’innovazione la chiave della sua espansione” ha detto Matteo Fago, editore della nostra rivista, aggiungendo: “La famiglia Ferro in 10 anni ha salvato un marchio storico da una fine praticamente certa riposizionandolo e rendendolo sinonimo di pasta italiana di altissima qualità. In 10 anni di lavoro la Molisana ha moltiplicato per 10 la propria produzione senza mai rinunciare ad investire quanto necessario per mantenere altissima la qualità del proprio prodotto. E le prospettive, in un mercato in contrazione, sono di una crescita che sta aumentando di velocità”.
Il pastificio di Campobasso aveva già superato brillantemente il test su 23 confezioni di pasta che avevamo condotto a novembre dello scorso anno. L’iter per ottenere la certificazione Zero Truffe è particolarmente severo e prevede diverse prove che vanno dal campionamento casuale di tre lotti alle analisi di laboratorio alla ricerca di pesticidi e micotossine.
Nel primo caso sono state effettuate analisi multiresiduali conformi alle norme previste sul frumento pre e post raccolta, stabilendo come limite massimo quantità non superiori al 50% dei limiti di legge fissati dai regolamenti comunitari in vigore, considerando l’incertezza di misura associata all’analisi (nota come errore analitico).
Nel caso delle proteine hanno avuto luogo analisi specifiche al fine di rilevare i reali valori proteici, mentre nel caso delle micotossine ogni analisi è stata ripetuta tre volte.
In quanto ai sopralluoghi necessari, La Molisana ha sia accordato la propria disponibilità a rendere accessibili le mappe della propria rete idrica per documentare l’utilizzo esclusivo di acqua di sorgente per impastare la semola utilizzata a scopo produttivo, sia la propria disponibilità a controlli non concordati per accertare la dotazione, da parte della società, di macchinari idonei a procedimenti quali la trafilatura a bronzo e altre produzioni specifiche.
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“Siamo molto soddisfatti per l’ottenimento dell’importante certificazione – ha dichiarato in una nota l’azienda – perché ci consente di dare risposte certe ai consumatori che sono sempre in cerca di rassicurazioni circa la qualità e la sicurezza grazie al rispetto del severo disciplinare sulle paste secche alimentari”.