Il semaforo dei cosmetici: la guida in edicola con il Test

Una guida per riconoscere i cosmetici naturali per davvero, quelli che oltre alla pelle rispettano anche l’ambiente e non vengono prodotti provocando inutili sofferenze agli animali. Con il semaforo dei 69 ingredienti più discussi: un elenco di sostanze comunemente indicate in etichetta con l’indicazione, di immediata consultazione, di quelle da evitare, sospette o promosse.

È l’inchiesta di copertina del Test Salvagente, in edicola dal 18 dicembre e disponibile nello sfogliatore on line (www.testmagazine.it).

Mercato enorme

Creme per il viso, scrub per il corpo, siero antiage. Un’infinità di prodotti cosmetici per un esercito di donne e uomini disposti a spendere fior di quattrini pur di essere belli. Il mercato cosmetico italiano vale 9.400 milioni di euro: tanto hanno speso per la loro cura gli italiani nel 2014, un po’ meno del 2013, – 1,4% per la precisione – ma questa diminuzione è dovuta soprattutto al calo dei prezzi dal momento che è rimasto stabile il numero dei prodotti venduti.

Le indicazioni obbligatorie

Che siano bio o meno, il comparto della cosmesi deve rispettare delle regole a tutela degli utilizzatori. Il settore è normato a livello europeo da un Regolamento del 2009 – entrato in vigore in tutti gli Stati membri a luglio del 2013 – che introduce una serie di novità con l’obiettivo generale di tutelare la sicurezza dei consumatori. In particolare, il Regolamento, come le normative precedenti, prevede una serie di disposizioni specifiche sulla sicurezza, considerata uno dei temi principali di tutta la legge. La norma stabilisce anche che i cosmetici possono essere immessi sul mercato solo se il contenitore e l’imballaggio secondario (in genere l’astuccio) riportano, oltre alle eventuali denominazioni di fantasia, alcune indicazioni obbligatorie, che devono essere scritte in caratteri indelebili e in modo facilmente leggibile e visibile. In parole povere l’etichetta che deve contenere, tra l’altro, l’elenco degli ingredienti del prodotto nell’ordine decrescente di peso al momento dell’incorporazione.

Come riconoscere il naturale

Tra l’altro, leggere la lista degli ingredienti è diventata col tempo una sorta di “mania collettiva”: orientare i propri acquisti verso i prodotti che non contengono sostanze considerate “problematiche” è una priorità per un numero sempre crescente di consumatori. Da un lato i consumatori sono diventati “chemofobi”, dall’altro molte aziende hanno cavalcato questa tendenza inserendo sulle confezioni dei loro prodotti claim che pubblicizzavano l’assenza di questa o quella sostanza, come se fosse un valore aggiunto. E in effetti in molti casi lo è, perché effettivamente si tratta di cosmetici bio o naturali ma per le aziende più “spregiudicate” spacciare per prodotti verdi creme che contengono conservanti e parabeni è molto semplice. Come fare per scegliere un prodotto che davvero sia biologico o naturale e che non si accontenti solo di strillarlo in etichetta?

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I conservanti da evitare

Avere gli elementi per decifrare i nomi dell’International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, l’Inci, ad esempio, può fare la differenza. Un compito per cui potrà venire in aiuto il lungo elenco che il Test Salvagente pubblica nel numero in edicola. Il semaforo degli ingredienti riportati in etichetta è suddiviso in 8 categorie: gli Antibatterici/antitraspiranti, le Cere/emollienti, i Conservanti, i Filtri Uv, le Fragranze allergizzanti, le Paraffine, i Siliconi e i Tensioattivi. Ogni ingrediente è stato giudicato in base al livello di rischio: Da evitare, Troppi sospetti e Via libera. Qui anticipiamo la lista dei conservanti che si trovano in etichetta e il relativo giudizio. In questa categoria rientrano anche i cessori di formaldeide, i parabeni e i chelanti Edta. Sono utili a preservare il prodotto dall’inquinamento microbico ma spesso sospettati di tossicità.

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