Il cosiddetto emendamento “salva vaping” è stato riammesso nel testo del decreto dignità , e così se verrà votato, la tassa sulle sigarette elettroniche, introdotta dal governo Gentiloni, verrà abolita. Del resto lo stesso ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva ribadito di ritenere questa tassa “una follia introdotta da Gentiloni che mette a rischio migliaia di posti di lavoro” e che il nuovo esecutivo avrebbe cercato di toglierla. Ieri il comparto di produttori e distributori di E-cig così come i consumatori, si erano allarmati alla notizia che l’emendamento non aveva passato l’esame di ammissibilità . Ma infine, dopo un ricorso, è stato riammesso.
L’iter
Questo non vuol dire che la partita sia vinta per i sostenitori delle e-cig. Il Salva vaping, infatti, è solo uno degli 800 emendamenti che dovranno essere votati in commissione e solo dopo ammessi alla discussione in aula. Solo tra qualche ora sarà possibile sapere se l’emendamento sulle sigarette elettroniche sarà approvato in commissione e potrà trasferirsi alla Camera e al Senato. Gli esperti del settore sono ottimisti perché l’emendamento ha la firma di Lega e M5s, forze di maggioranza. Va aggiunto che, essendo probabile che il governo metta la fiducia sul decreto dignità , passare in commissione significherebbe la certezza della fine della tassazione ad hoc per le e-cig.