Dopo l’allarme lanciato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) sui rischi per la salute legati al consumo di carne rossa fresca e lavorata, la California sta valutando l’inserimento nell’etichetta di questi prodotti di un’avvertenza ai consumatori che richiami la loro attenzione sui possibili rischi di cancerogenicità.
La Iarc ha infatti classificato le carni lavorate come “cancerogene” e quelle rosse fresche come “probabilmente cancerogene”. Ora, in California vige una norma che impone all’Ufficio per la salute ambientale e la valutazione dei rischi di aggiornare e pubblicare l’elenco delle sostanze indicate come cancerogene dalla Iarc. Dopo la pubblicazione dell’elenco aggiornato, scatta l’obbligo per i produttori di apporre sui prodotti avvertimenti “chiari e ragionevoli” per i consumatori.
Ed è proprio l’applicazione di questa norma che il Center for biological diversity (Centro per la diversità biologica) ha invocato e richiesto all’Agenzia per la protezione dell’ambiente, scatenando – come era lecito attendersi – la netta opposizione dei produttori di carne. Le aziende del settore ritengono infatti che la norma californiana sia inapplicabile a prodotti sottoposti alla sorveglianza degli organi federali degli Usa, come sono appunto le carni rosse fresche e quelle lavorate.