Si accende anche in Brasile la battaglia sull’etichetta nutrizionale. A farla divampare le rivelazioni di Folha de S: Paulo che ha anticipato i risultati dell’analisi della commissione tecnica dell’Anvisa, l’agenzia nazionale brasiliana di vigilanza sanitaria, che ritiene poco efficace il semaforo nutrizionale (il sistema che grazie a tre colori segnala il contenuto in zuccheri, grassi e sale) e propone, invece, un modello che sul fronte dell’etichetta segnali gli eventuali alti tenori di zucchero, sodio e grassi saturi.
Le rivelazioni del giornale di San Paolo hanno fatto infuriare le industrie – che in Brasile, come in Europa vedono di buon occhio un sistema a semaforo – che hanno criticato la “fuga di notizie” in un momento in cui l’Anvisa ha appena aperto la consultazione pubblica che durerà 45 giorni.
Nella relazione divulgata da Folha, i tecnici spiegano che una menzione più evidente come quella proposta per le confezioni alimentari brasiliane, informerebbe meglio i consumatori senza i rischi di una confusione dettata da simboli più banalizzanti come quelli a semaforo.