Quasi un over65 su due in Italia soffre di una malattia cronica grave. Eppure l’assistenza domiciliare è un miraggio quasi dovunque. A dirlo sono le ultime rilevazioni Istat, presentate in occasione del rapporto sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione europea. Per la precisione, quasi il 45% di chi ha superato la soglia dei 65 anni e quasi il 18% di chi ha più di 15 anni di età ha una malattia cronica grave. Sono dati migliori della media europea. Riguardo le differenze geografiche, la situazione è peggiore al Sud con il 50,3% di ultra 65enni malati cronicamente, mentre al Nord Est sono solo il 38,4%- A influire sulle differenze anche il basso livello di istruzione e il reddito, come del resto aveva raccontato Cittadinanzattiva nel suo rapporto sulla sanità diseguale.
L’assistenza domiciliare alta in Sardegna e Calabria
Come riporta il Quotidianosanità.it, invece, l‘assistenza domiciliare è sicuramente da migliorare. In media nei 12 mesi precedenti la rilevazione solo ill 6% degli ultra 65enni ha fatto vi ricorso per ragioni sanitarie. A chi ha oltre 65 anni ha dato più assistenza sanitaria domiciliare la Sardegna (10,1%) seguita dalla Calabria (9,8%). Dati molto bassi in Lombardia e Veneto. Tra le malattie croniche “gravi” ci sono: diabete; infarto; angina pectoris; altre malattie del cuore; ictus; bronchite cronica, broncopneumopatia cronica ostruttiva; cirrosi epatica; tumore maligno; Alzheimer, demenze senili; parkinsonismo; insufficienza renale.
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