Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deliberato di sanzionare Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per 1,16 milioni di euro ciascuno per aver deciso unilateralmente di passare alle fatture ogni 28 giorni invece che ogni mese penalizzando gli utenti con aumenti dell’8,6%. Una mossa che ha fruttato alle compagnie telefoniche più di un miliardo di euro all’anno.
Il Garante ha deciso di irrogare la sanzione massima prevista per la mancata osservanza della propria delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso-mobile. L’Autorità ha nel contempo emanato apposite linee guida.
Il Garante per le Comunicazioni ha contestato agli operatori principalmente l‘assenza di trasparenza nelle comunicazioni che ha di fatto impedito la consapevolezza nei clienti, bersaglio di una modifica in corsa dei tempi di fatturazione. “Non basta comunicare alle persone che qualcosa è cambiato nelle modalità di pagamento”, ha spiegato Antonio Nicita, componente dell’Agcom, “quello che conta è l’efficacia della comunicazione in termini di comprensione. Il consumatore – soprattutto se ha firmato un contratto con rinnovo automatico – tende a essere distratto e pigro. E in un certo senso ha il diritto di essere così. Proprio per questo deve essere informato in modo puntualissimo dalle imprese, altrimenti siamo al limite dell’inganno”