La Camera ieri ha approvato il disegno di legge che sospende il pagamento delle bollette con maxiconguagli di luce, gas e acqua superiori a due anni, rispetto ai 5 attuali. Il testo, che ora passa all’esame del Senato dove si spesa arrivi l’ok definitivo prima della fine della legislatura, introducono nei contratti di fornitura un termine di prescrizione di due anni per i conguagli e il rimborso per l’utente per “indebito conguaglio” qualora “sia stata verificata l’illegittimità della condotta dell’operatore”.
I conguagli? Al massimo fino a 2 anni indietro
Qualora anche da Palazzo Madama arrivasse il disco verde “l’applicazione delle disposizioni introdotte dalla proposta” partirebbe per il settore elettrico dalle “fatture la cui scadenza sia successiva alla data di entrata in vigore; successiva al 1° gennaio 2019 per il settore gas; successiva al 1° gennaio 2020 per l’acqua“.
In concreto la proposta di legge prevede che “in caso di emissione di fatture a debito per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni e qualora l’autorità competente abbia aperto un procedimento per l’accertamento di eventuali violazioni del codice del consumo, si introduce il diritto dell’utente (che abbia inoltrato un reclamo inerente al conguaglio, nelle forme previste dall’Autorità per l’energia) alla sospensione del pagamento, finché non sia stata verificata la legittimità della condotta dell’operatore”. QUalora invece l’authority di riferimento accerti l’illegittimità scatterebbe anche il rimborso per l’utente.
I consumatori: “Ora il Senato dia l’ok”
“Un passo avanti rispetto al fenomeno intollerabile dei maxi conguagli” dichiara Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori. “Sono state recepite alcune delle nostre richieste – prosegue – come l’abrogazione del comma che consentiva, con clausola specificatamente approvata per iscritto, fatture per periodi maggiori di due anni, cosa che avrebbe vanificato quanto di buono prevede la legge stessa. Ma non tutte le nostre osservazioni sono state accolte. Restano alcune lacune e soprattutto alcuni commi che richiederanno un’interpretazione e che ci costringeranno ad ingaggiare una battaglia con le compagnie”.
“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione all’unanimità alla Camera” gli fa eco Carlo De Masi presidente di Adiconsum ” ma ci auguriamo che il Senato riservi a tale proposta di legge un iter altrettanto breve e che la stessa veda la luce in questa legislatura”.
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