Coloranti, conservanti e additivi: Walmart dichiara guerra a 40 sostanze

Il colosso dell’industria alimentare statunitense ha annunciato che da gennaio 2027 eliminerà dai suoi prodotti 11 coloranti sintetici e altre 30 sostanze controverse. Ma molte di queste sono già vietate, almeno in Europa. Ecco quali sono

In una mossa destinata a scuotere l’industria alimentare statunitense, Walmart ha annunciato che entro gennaio 2027 eliminerà 11 coloranti sintetici e altri 30 ingredienti controversi dai suoi prodotti a marchio privato negli Usa (Great Value, Marketside, Freshness Guaranteed, bettergoods, ecc.). La strategia, definita “The Great Reformulation” (la Grande Riformulazione), risponde alle pressioni crescenti dei consumatori che chiedono una maggiore trasparenza sugli ingredienti e semplicità nelle etichette alimentari. La mossa di Walmart risponde anche a logiche di marketing per avere un vantaggio di immagine rispetto agli altri competitor, andando incontro alla volontà del governo federale statunitense che da tempo puntato il dito sui coloranti artificiali

Una mossa di salute pubblica o puro marketing?

Walmart sottolinea che circa il 90 % dei suoi prodotti a marchio privato è già privo di coloranti sintetici e che bisogna riformulare il restante 10 %, attraverso un’operazione complessa per garantire stabilità del gusto, costo contenuto e conformità normativa.
Molti degli ingredienti “presi di mira” erano già obsoleti, vietati o poco utilizzati: ad esempio il colorante “Orange B” non è autorizzato negli alimenti da decenni. Alcuni nomi della lista – come toluene, anisole, morpholine, talco – suscitano perplessità tra gli esperti, che si domandano in quali prodotti Walmart ne faccia uso e con quale frequenza.
In generale molte delle sostanze da eliminare sono già oggetto di restrizioni normative o volontarie, dunque il gesto potrebbe avere più valore simbolico che reale. Tuttavia, per altri elementi (es. potassio/potassio bromato, titanio diossido, coloranti comuni) rappresenta una reale riduzione dell’esposizione dei consumatori.
Resta da vedere quali di queste promesse diventeranno concrete — e quanto tempo ci vorrà perché la versione “reformulata” arrivi sugli scaffali.

I coloranti sintetici da eliminare

Ecco la lista che comprende 11 coloranti sintetici e le altre 30 sostanze che Walmart punta ad eliminare.

Coloranti sintetici da eliminare

  1. FD&C Blue 1 (Brilliant Blue FCF): colorante alimentare (dolci, bevande, gelati).
    • Preoccupazioni: possibili reazioni allergiche in soggetti sensibili; studi su comportamento nei bambini hanno alimentato preoccupazioni ma evidenze miste.
    • Regole: negli USA autorizzato.
  2. FD&C Blue 2 (Indigo Carmine): simile a Blue 1, meno comune.
    • Preoccupazioni: reazioni allergiche rare; dibattito su effetti a lungo termine.
    • Regole: autorizzato negli USA; non autorizzato in Europa.
  3. FD&C Green 3: usato in bevande, prodotti dolciari.
    • Preoccupazioni: simili agli altri coloranti sintetici (iperattività/reattività in alcuni bambini segnalata in studi osservazionali).
    • Regole: autorizzato in USA; non autorizzato in Europa.
  4. FD&C Red 3 (Erythrosine): usato in gelatine, canditi, ciliegie candite.
    • Preoccupazioni: alcuni studi animali hanno mostrato possibili effetti sulla tiroide e sul potenziale cancerogeno; uso sempre più limitato.
    • Regole: non autorizzato come colorante alimentare nell’Ue.
  5. FD&C Red 4: raro nei cibi (più in cosmetici).
    • Preoccupazioni: meno usato in alimenti; questioni di sicurezza meno attuali.
    • Regole: non autorizzato come colorante alimentare nell’Ue
  6. FD&C Red 40 (Allura Red AC): uno dei coloranti più comuni (bibite, snack, dolci).
    • Preoccupazioni: associato in letteratura a reazioni allergiche in pochi soggetti; studi osservazionali collegano miscele di coloranti ad aumentata irrequietezza in alcuni bambini sensibili.
    • Regole: autorizzato in USA; in Europa ammesso con limiti.
  7. FD&C Yellow 5 (Tartrazina): molto comune (snack, bevande).
    • Preoccupazioni: allergie/ipersensibilità in soggetti sensibili; possibile associazione con iperattività in bambini in presenza di mix di additivi.
    • Regole: autorizzato in Europa, ma con obbligo di etichettatura per avvertire i consumatori sensibili.
  8. FD&C Yellow 6 (Sunset Yellow FCF): usato in alimenti dolciari e snack.
    • Preoccupazioni: reazioni allergiche rare; alcuni studi su sicurezza a lungo termine hanno portato a limiti d’uso in taluni Paesi.
    • Regole: autorizzato in Europa ma con delle restrizioni
  9. FD&C Citrus Red: usato per colorare la buccia di alcuni frutti (es. ciliegie, uva candita).
    • Preoccupazioni: uso molto limitato/controllato.
  10. FD&C Orange B: ormai molto raro; alcuni usi storici in caramelle/ingredienti.
    • Preoccupazioni: in disuso/rare applicazioni.
    • Regole: non autorizzato nell’Ue
  11. Canthaxanthin: colorante rosso-arancio; anche impiegato nella colorazione di alimenti per animali e in alcuni integratori.
    • Preoccupazioni: a dosi elevate associato a fenomeni (maculopatie retiniche) in alcuni consumatori; per questo uso alimentare è limitato.
    • Regole: non autorizzato come colorante alimentare nell’Ue.

Altri 30 ingredienti nemici della salute

  1. Titanium Dioxide (biossido di titanio, E171): agente opacizzante/colore in dolci, glasse, caramelle.
    • Preoccupazioni: nel 2021 l’Efsa ha sollevato dubbi di genotossicità e ad agosto 2022 l’Ue ha vietato l’uso di E171 negli alimenti; negli USA l’Fda lo considera ancora autorizzato ma è soggetto a rivalutazione e molte aziende lo hanno già rimosso volontariamente.
    • Etichetta: “Titanium Dioxide”, “E171”.
  2. Azodicarbonamide: agente sbiancante/condizionante per farine (pane industriale).
    • Preoccupazioni: può degradarsi in composti potenzialmente nocivi; in molti Paesi il suo uso in alimenti è vietato o fortemente limitato. Alcuni anni fa è stato al centro di polemiche in USA e Regno Unito.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  3. Dioctyl Sodium Sulfosuccinate (DSS): emulsionante/lubrificante; talvolta impiegato come additivo.
    • Preoccupazioni: non un ingrediente alimentare comune su larga scala; il suo uso può suscitare dubbi sulla sicurezza in alimenti.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  4. Sucrose Polyester (es. Olestra/Sucrose polyesters): sostituti dei grassi (fat replacer) — forniscono gusto di grasso ma non sono assorbiti.
    • Preoccupazioni: noti per effetti collaterali gastrointestinali (diarrea, crampi), e possono interferire con l’assorbimento di vitamine liposolubili. Olestra è stata ampiamente dibattuta dagli anni ’90.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  5. Toluene: solvente industriale, non è tipico come ingrediente alimentare; appare nella lista probabilmente come impurità o residuo.
    • Preoccupazioni: tossicità neurologica se esposto ad alte dosi; come residuo è inaccettabile.
    • Regole: segnalato come contaminante nelle schede di sicurezza, vietato nell’Ue come additivo alimentare
  6. Anisole: solvente/aroma in contesti industriali; non tipico come ingrediente alimentare.
    • Preoccupazioni: potenziali residui; non dovrebbe comparire come ingrediente intenzionale.
    • Regole: se presente, di solito come impurità o derivato. Vietato nell’Ue come additivo alimentare
  7. Lye (idrossido di sodio): in alcune preparazioni (es. per la lavorazione delle olive, pretzel, alcuni processi di lavorazione).
    • Preoccupazioni: usato correttamente è sicuro (risciacquato/neutralizzato), ma è una sostanza caustica quindi richiede controlli severi.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  8. Morpholine: in passato usata come parte di agenti di rivestimento delle mele (per contenere la schiuma) e come intermediario; ora è vietata in molti mercati per uso alimentare.
    • Preoccupazioni: formazione di nitrosammine (composti potenzialmente cancerogeni) è uno dei timori.
    • Regole: uso fortemente limitato, vietato nell’Ue come additivo alimentare
  9. Propylene Oxide: sterilizzante, anche per spezie; usato in alcuni processi di produzione.
    • Preoccupazioni: classificato come possibile cancerogeno in alcune valutazioni; la presenza come residuo è regolata.
    • Regole: può comparire quando usato come trattamento, ma non come ingrediente intenzionale. Vietato nell’Ue come additivo alimentare
  10. Sodium Stearyl Fumarate: lubrificante di compressione nelle compresse e come additivo.
    • Preoccupazioni: in genere considerato sicuro in quantità tecniche; monitorare il contesto d’uso.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  11. Stearyl Tartrate: emulsionante/stabilizzante.
    • Preoccupazioni: utilizzo specifico può essere tollerato; controllare normative locali.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  12. Ficin: enzima proteolitico (estratto del fico) impiegato per intenerire carne o come agente tecnologico.
    • Preoccupazioni: allergie potenziali per soggetti sensibili alle proteine vegetali; usi limitati.
  13. Synthetic Trans Fatty Acid (acidi grassi trans sintetici): margarine e grassi idrogenati.
    • Preoccupazioni: associati a malattie cardiovascolari; molte giurisdizioni hanno vietato o limitato i trans industriali (politiche pubbliche di salute).
    • Regole: negli USA l’uso di oli parzialmente idrogenati è stato fortemente limitato e vietato come ingrediente deliberato dopo le revisioni FDA. Vietati nell’UE come grassi trans
  14. Butylparaben: conservante (parabeni).
    • Preoccupazioni: potenziali perturbazioni endocrino-simili; preoccupazioni su assorbimento sistemico e accumulo.
    • Regole: uso come conservante cosmetico è più comune; come additivo alimentare il suo uso è meno diffuso. In Europa è vietato come additivo alimentare
  15. Lactylated Esters of Mon & Diglycerides (es. OLEON)
    • Uso: emulsionanti e stabilizzanti nei prodotti da forno e preparati.
    • Preoccupazioni: in genere considerati sicuri, ma possono contenere tracce di acidi o residui di processo che alcuni consumatori vogliono evitare.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  16. Methylparaben: conservante.
    • Preoccupazioni: simili ad altri parabeni (potenziale attività estrogenica a dosi elevate).
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  17. Propylparaben: conservante.
    • Preoccupazioni: come sopra; alcune catene hanno già eliminato parabeni per ragioni di marketing e cautela.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  18. Calcium Bromate: agente ossidante/condizionante per farine.
    • Preoccupazioni: classificato come cancerogeno in alcuni studi.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  19. Potassium Bromate: miglioratore della farina, usato per renderla più forte.
    • Preoccupazioni: ben noto potenziale cancerogeno; vietato in UE, molti Paesi e usato sempre meno. Negli USA è stato largamente eliminato ma può ancora trovarsi in prodotti non regolati o importati.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare.
  20. Bromated Flour (farina bromata): farina trattata con bromati.
    • Preoccupazioni: come per i bromati, motivo per cui molti produttori l’hanno già eliminata.
  21. Neotame: dolcificante artificiale, simile all’aspartame ma più potente.
    • Preoccupazioni: valutazioni tossicologiche esistono; come per altri dolcificanti artificiali, dibattiti su effetti metabolici/assunzione a lungo termine.
    • Regole: autorizzato nell’Ue con restrizioni.
  22. Advantame: dolcificante ad alta intensità, approvato in anni recenti.
    • Preoccupazioni: come con altri edulcoranti, sorveglianza su sicurezza a lungo termine.
    • Regole: autorizzato nell’Ue con restrizioni
  23. Phthalates: non ingrediente alimentare intenzionale; composti usati in plastificanti che possono contaminare il cibo da imballaggi o processi.
    • Preoccupazioni: noti perturbatori endocrini; associati a effetti sullo sviluppo e sulla riproduzione in studi sperimentali. Ridurre esposizione è raccomandato.
    • Regole: non compaiono come ingredienti ma sono contaminanti che possono arrivare da materiali d’imballaggio. Vietati nell’Ue
  24. Potassium Bisulfite: conservante/antiossidante, usato per disinfestare e come additivo in alcuni processi (anche in vino, frutta secca).
    • Preoccupazioni: può scatenare reazioni in persone sensibili (asma); livelli d’uso regolamentati.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  25. Potassium Nitrate: conservante e agente di cura in carni processate (cura salamoia).
    • Preoccupazioni: fonte potenziale di nitrosamine (composti cancerogeni) se non controllato; regolamenti impongono limiti d’uso e pratiche di processo per ridurre rischi.
  26. Potassium Nitrite: simile al nitrato; conservante per carni (cura).
    • Preoccupazioni: formazione di nitrosammine se non gestito correttamente; regolamentato con limiti specifici.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  27. Simplesse: sostituto dei grassi (proteina derivata da latte/rossi d’uovo) utilizzato per dare sensazione di crema a basso contenuto di grassi.
    • Preoccupazioni: per chi ha allergie al latte/sode non è adatto; problemi gastrointestinali in pochi casi.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  28. Sodium Ferrocyanide (alias Yellow Prussiate of Soda): agente antiagglomerante in sali (cloruro di sodio) a bassissime concentrazioni.
    • Preoccupazioni: usato in concentrazioni molto basse e considerato sicuro da regolatori; la terminologia chimica può spaventare i consumatori.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  29. Sucroglycerides: esteri usati come emulsionanti/ricostruttori di texture.
    • Preoccupazioni: generalmente usati per motivi tecnologici; il focus dei consumatori è sulla natura “processata”.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare
  30. Talc: antiagglomerante o nel rivestimento di alcuni prodotti non alimentari; talvolta sorgono timori per contaminazione con fibre di amianto in talchi minerali.
    • Preoccupazioni: rischio di contaminazione da amianto in talco non purificato; questioni legali e di salute su esposizione polveri inalatorie e su contaminazioni.
    • Regole: vietato nell’Ue come additivo alimentare

Dove si trovano queste sostanze?

Abbiamo fatto una ricerca sui prodotti Walmart per capire quali sono quelli che contengono maggiormente queste sostanze e abbiamo scoperto che i coloranti sintetici (Red 40, Yellow 5/6, Blue 1/2, Red 3sono particolarmente presenti in cereali “kids”, glasse, decorazioni per dolci e prodotti per l’infanzia, che sono le categorie citate da Walmart come prioritarie per la riformulazione. Walmart cita esplicitamente che versioni riformulate di cereali (es. Fruit Spins) non useranno più Red 40 / Yellow 6 / Blue 2, ma si affideranno a beta-carotene, annatto, spirulina, estratti di succo e altri coloranti naturali. Anche il biossido di titanio è molto comune in glasse, frosting e prodotti con effetto “bianco/opaco” o perlato. Le glasse bianche dovranno essere ripensate con l’uso di ingredienti alternativi o formulazioni meno “bianco ottico”.

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E in Italia?

In Italia le sostanze elencate si trovano comunemente in:

  • Snack salati e dolci confezionati: contengono spesso coloranti sintetici come FD&C Yellow 5 e 6, nonché conservanti come il butylparaben e il methylparaben.
  • Dolci da forno e decorazioni: utilizzano coloranti come FD&C Red 40 e 3, e additivi come l’azodicarbonamide e il talco.
  • Bevande zuccherate e gassate: possono contenere coloranti come FD&C Blue 1 e 2, e dolcificanti artificiali come neotame e advantame.
  • Prodotti caseari e gelati: spesso contengono coloranti come FD&C Yellow 6 e additivi come il propylene oxide.
  • Alimenti pronti e piatti pronti: possono includere conservanti come il potassium bromate e il potassium nitrite.