
Il report di sostenibilità reso pubblico da Barilla: nel 2024 l’88% dei prodotti venduti conteneva meno di 5 g di zucchero e 0,5 g di sale per porzione. Il 90% era fonte di fibre. Migliorati anche i profili nutrizionali delle merendine monoporzione.
Nel suo Rapporto di sostenibilità 2024, il Gruppo Barilla evidenzia un progressivo miglioramento della qualità nutrizionale dei propri prodotti, con interventi su zuccheri, sale, fibre e apporto calorico, in particolare nei prodotti da forno.
Secondo quanto dichiarato, l’88% dei volumi venduti rispetta un contenuto massimo di 5 grammi di zucchero e 0,5 grammi di sale per porzione. Il dato è in aumento rispetto al 2023 (+0,7% per lo zucchero e +1,5% per il sale). Il 90% dei prodotti è fonte di fibre, mentre il 65% delle merendine monoporzione non supera le 150 kcal, con un incremento del +2,4% rispetto all’anno precedente.
Tra i brand interessati dalla riformulazione ci sono Mulino Bianco e Pan di Stelle, che rappresentano una quota rilevante del portafoglio del gruppo. Il documento segnala un percorso avviato da oltre un decennio, che ha portato a migliorare la ricetta di 140 prodotti.
Oltre al profilo nutrizionale, Barilla ribadisce l’obiettivo – da raggiungere entro il 2030 – di portare il 95% dei prodotti a essere fonte di fibre e almeno il 90% a contenere meno di 0,5 g di sale per porzione. Il gruppo ha inoltre stanziato 50 milioni di euro per progetti legati alla qualità nutrizionale, alla sicurezza alimentare e al miglioramento del packaging.
Efficienza energetica, packaging e agricoltura rigenerativa
Sul fronte ambientale, Barilla segnala che nel 2024 il 48% dell’energia elettrica consumata è stata prodotta da fonti rinnovabili. Sono stati installati impianti fotovoltaici per 4 MW e l’obiettivo è raggiungere i 24 MW entro il 2030. Negli ultimi due anni è aumentato del 164% il volume di acqua riciclata negli stabilimenti situati in aree soggette a stress idrico.
Per quanto riguarda il packaging, il 100% delle confezioni in Italia è progettato per il riciclo, e l’eliminazione della finestra in plastica dalle scatole di pasta ha consentito di risparmiare 126 tonnellate di plastica all’anno.
Sul versante agricolo, il gruppo ha coinvolto oltre 7.000 aziende agricole nelle proprie filiere e punta, entro il 2030, a utilizzare 250.000 tonnellate di materie prime da agricoltura rigenerativa certificata.
Il report completo è disponibile all’indirizzo: sustainabilityreport.barillagroup.com/it









