Con il nuovo algoritmo che sarà applicato da dicembre prossimo alle tariffe sovraregionali dei treni, i pendolari potranno risparmiare circa 30 euro al mese. Le associazioni dei consumatori hanno raggiunto un accordo con il Coordinamento delle Regioni: a partire da dicembre prossimo le tariffe saranno calcolate in base ad un algoritmo proporzionale.
La storia dell’algoritmo sbagliato
A febbraio dello scorso anno, i comitati pendolari aderenti ad Assoutenti scoprono che le tariffe calcolate da Trenitalia sono più alte di quanto dovrebbero costare. In sostanza, da dieci anni veniva utilizzato un algoritmo sballato che faceva “gonfiare” le tariffe sovraregionali. “I treni interessati – spiega Furio Truzzi al Salvagente – solo quelli sovraregionali – esclusa quindi l’Alta Velocità e le Frecce Bianche – ovvero le tratte che attraversano più regioni, quelli più usati dai pendolari”. Cosa scoprono gli utenti? Ce lo spiega ancora il presidente di Assoutenti: “Prendiamo la Grosseto-Civitavecchia: se l’utente acquista due biglietti separti da Grosseto al confine laziale e da qui a Civitavecchia paga di meno che se oggi acquista un biglietto unico “sovraregionale”. E questo perchè l’algoritmo, ad essere buoni, è incoerente ovvero non è tarato sul principio più è lungo il tragitto e meno l’utente paga”. Così funziona da dieci anni e ha gonfiato gli abbonamenti di oltre 70mila pendolari italiani. Trenitalia sapeva? E le Regioni?
La novità
Il Coordinamento delle Regioni ha prospettato l’entrata in vigore delle nuove tariffe dal dicembre 2017 con effetto giuridico dal 1° luglio, mese dal quale verrà rilasciato un bonus sino alla data prevista dell’operatività richiesta. Adesso le associazioni hanno annunciato l’apertura di un tavolo con Trenitalia, titolare dell’emissione dei biglietti, per negoziare le modalità di rimborso di quanto ingiustamente addebitato a tutti i viaggiatori con il precedente algoritmo.