Non è giusto corrispondere una commissione quando si paga online con carta di credito una bolletta elettrica. A dirlo è l’Antitrust che ha multato per 200 mila euro Engie Italia Spa (già GDF Suez Energie s.p.a.) per pratica commerciale scorretta. L’azienda, infatti, applicava una commissione, variabile da 1,5 a 5 euro, a chi pagava la bolletta del gas e della luce con carta di credito. Engie non è l’unica a richiedere questo sovrapprezzo, e infatti l’Autorità garante per il mercato e la concorrenza ha contestualmente aperto cinque nuovi procedimenti nei confronti di di Edison Energia, Green Network, Sorgenia, E. On Energia e A2A Energia.
Violato il Codice del consumo
Al centro della decisione dell’Autorità la violazione dell’articolo 62 del Codice del Consumo, secondo cui “i professionisti non possono imporre ai consumatori, in relazione all’uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l’uso di detti strumenti, ovvero nei casi espressamente stabiliti, tariffe che superino quelle sostenute dal professionista”. Invece, le commissioni stabilite da Engie erano di importo crescente a seconda del valore della fattura: 1,50 euro per importi fino a 200 euro; 3 euro per importi compresi fra 200,01 e 300 euro; 4 euro per importi compresi tra 300 e 400 euro; 5 euro per importi superiori a 400 euro.
E gli altri operatori?
La condotta scorretta è stata adottata da Engie da giugno 2014 al 28 febbraio 2017, quando la società ha invece reso gratuito il sistema di pagamento on line delle bollette. Bisognerà vedere se adesso le altre compagnie di adegueranno alla decisione dell’Antitrust prima di ricevere una batosta.