Biscotti troppo zuccherati. Corn flakes “inutilmente” salati. Fette biscottate “poco” integrali, visto che in diversi casi è la farina raffinata a essere l’ingrediente prevalente. E a farne le spese sono le preziose fibre. Per non parlare dei grassi saturi: la presenza di olio di palma – ancora impiegato in molti prodotti – ricco di queste sostanze, penalizza la qualità nutrizionale di alcuni frollini e fette. In altre parole bisogna stare attenti a chi “invitiamo” a colazione.
Per avere qualche certezza nel nuovo numero del Salvagente che trovate in edicola e sul nostro sfogliatore on line abbiamo preso in esame 30 prodotti tra biscotti, corn flakes, orzo e fette biscottate integrali, cibi che adulti e bambini portano in tavola durante il primo pasto della giornata dal quale dovremmo ricavare un 20% delle calorie giornaliere. Nei campioni del nostro test abbiamo misurato in laboratorio la concentrazione dell’acrilammide, la sostanza probabilmente cancerogena e genotossica che si forma durante la cottura di cibi ricchi di amidi.
I profili nutrizionali e il 20% di calorie a colazione
Sulla base alle tabelle nutrizionali (e alle raccomandazioni dell’Oms) abbiamo valutato gli apporti nutrizionali.
Partiamo dalle buone notizie: i livelli di acrilammide riscontrati sono sempre ampiamente sotto i valori indicativi dell’Efsa. Concentrazioni molto basse anche nei biscotti e nei corn flakes che sono, insieme alle patatine fritte, i principali cibi veicolo di questa sostanza tossica per i bambini.
Sugli apporti nutrizionali gli alimenti della colazione lasciano invece molto a desiderare. Se grandi e piccini devono imparare fin dal mattino a tenere a bada i grassi saturi visto che ne assumono troppi rispetto alla quota ottimale (circa il 10% della dieta consigliata), per i bambini il nemico pubblico numero uno resta lo zucchero aggiunto. Tra le diverse controindicazioni, infatti, c’è quella di provocare picchi di glicemia, di saziare meno e quindi di stimolare continuamente l’appetito. Gli adulti fin dalla colazione – oltre a contenere l’apporto di zuccheri – devono invece stare attenti al sale anche per prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari, che restano la prima causa di morte in Italia.
Le alternative “salutari”
Superare le dosi tollerate, come potrete rendervi conto leggendo le tabelle pubblicate in queste pagine, non è così diffile. L’alternativa?
Variare la dieta fin dalla colazione, sopratutto per i più giovani, e preferire cibi integrali, ricchi di fibra, un argine naturale all’assimilazione di zuccheri, sale e grassi.
Nel lungo servizio di copertina oltre a trovare tutti i giudizi (per adulti e bambini) sui 30 prodotti presi in esame, il giudizio e i consigli dei nutrizionisti, le dosi consigliate a colazione per sale, zucchero e grassi e le ultime novità in arrivo da Bruxelles per regolamentare l’acrilammide. Acquista qui il numero.