Ciwf: “Carrefour faccia chiarezza su stop alle uova da galline in gabbia”

BENESSERE ANIMALE

Carrefour chiarisca al più presto se l’impegno preso riguarda la totalità dei punti vendita, compresi quelli in franchising, ed entro quando le uova in gabbia scompariranno effettivamente da tutti gli scaffali dei supermercati della catena”. È questo l’appello lanciato da Ciwf Italia Onlus, l’associazione animalista che si batte per il benessere animale in tutto il mondo, che chiede a Carrefour Italia di fare chiarezza sul recente impegno a non vendere più uova da galline in gabbia nei suoi punti vendita.  “Anche i cittadini – ricorda l’associazione – possono unirsi alla nostra richiesta inviando un tweet a Carrefour”.

“Quando e in quanti punti vendita?”

Lo scorso primo marzo, ricorda l’associazione, Carrefour Italia ha dichiarato con un comunicato stampa il proprio impegno a non vendere più uova in guscio da galline allevate in gabbia, comprendendo in quest’impegno sia le uova a proprio marchio, che quelle di altri marchi.
Il comunicato di Carrefour non chiarisce, però, se l’impegno coinvolgerà anche i punti vendita in franchising, che rappresentano circa il 50% del totale e che potrebbero mantenere autonomia sull’approvvigionamento delle uova non a marchio Carrefour, di fatto modificando il peso effettivo dell’impegno attuato dall’insegna. E sapratutto il colosso francese della Gdo non specifica entro quale data avverrà lo stop alla vendita.

“Informate i consumatori!”

“Accogliamo con piacere l’annuncio di Carrefour, che, allo stesso tempo, migliora il benessere delle galline e risponde alle crescenti richieste da parte dei consumatori”, ha dichiarato Elisa Bianco, responsabile del Settore Alimentare di Ciwf che ha aggiunto: “Riteniamo estremamente importante però che vengano chiariti gli aspetti ancora mancanti dall’annuncio di Carrefour e, soprattutto, che la loro posizione ufficiale sia disponibile pubblicamente sul loro sito, così che sia facilmente accessibile a tutte le persone.”