In Francia un nuovo marchio sul “latte” di soia mette d’accordo aziende e consumatori

Una nuova certificazione per i produttori francesi di bevande a base di soia studiata per offrire maggiori certezze ai consumatori. È Afnor l’etichetta rilasciata da Agrifood che promette di specificare, tra l’altro, i metodi di produzione (solo fagioli di soia interi, non Ogm), la composizione nutrizionale (un minimo di 3,2 g di proteine di soia per 100 ml) nonché il metodo enzimatico che deve essere utilizzato per determinare il contenuto di lattosio nella bevanda di soia.
Il tentativo è dichiarato: se il latte è tutelato dalla UE, così la bevanda a base di soia dovrebbe essere tutelata, ha spiegato la Sojaxa, l’associazione che rappresenta gli interessi dei produttori francesi di alimenti a base di soia della quale fanno parte giganti come Alpro e Sojasun.

Lo standard è solo da poco uscito sul mercato francese che già può contare su un’aliquota agevolata del 5%, proprio in considerazione dell’utilità di queste bevande per chi è allergico. In Italia, invece, la tassazione considera queste bevande come un bene di lusso, tassandole al 20%. Un’assurdità che il Salvagente ha chiesto di correggere con una petizione che sollecita il governo a ridurre l’Iva al 4% e che ha già raggiunto circa 14 mile firme.

L’intolleranza non è un lusso! La nostra petizione per abbassare l’Iva sul latte vegetale