Caro Test-Salvagente
oltre a rinnovarvi i complimenti per l’ evoluzione della rivista a cui sono abbonato da anni, vi vorrei raccontare l’ episodio che mi stà facendo disperare, per la richiesta di subentro inoltrata ad Acea Energia, servizio di maggior tutela, in data 10 gennaio 2017 . Ho inoltrato i documenti e il relativo pagamento del bollettino richiesto entro il 12 gennaio 2017 e ad oggi non ho ancora la corrente attaccata.
Ho chiamato quasi quotidianamente il call center Acea per avere informazioni ma nessuno è in grado di dirmi nulla, anzi, vieni anche deriso con frasi tipo: “domani l’ attaccano, mercoledì sicuro c’è l’ ha, inoltreremo un reclamo, se non sono trascorsi 15 ggiorni non viene presa in carico ecc…”.
Ho chiamato anche l’Autorità per l’ energia ma mi è stato risposto che non possono intervenire nell’ immediato se non dopo 40 giorni che ho presentato un reclamo scritto al fornitore senza ottenere risposta. Leggendo dei documenti che ho trovato su internet ho scoperto che la storia dei 15 giorni corrsiponderebbe alla possibilità di avere il recesso gratuito in caso di ripensamento e solo dopo che è passato questo tempo l’operatore effettivamente si “muove”. Nella casa in cui devo attivare l’elettricità stò pagando l’ affitto e devo eseguire dei lavori che non posso fare per via dell’ assenza di corrente elettrica. Sono anche socio Konsumer. Cosa è possibile fare? Avere un rimborso, rivolgermi ad un altro operatore? Non sò come devo comportarmi.
In attesa di una risposta in merito, spero nel più breve tempo possibile, buon lavoro.
Cordiali saluti, Alberto Codan
Caro Alberto ecco la risposta di Valentina Masciari responsabile del servizio utenze nella “sua” associazione Konsumer Italia.
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Caro Alberto,
i tempi di Acea sembrano un po’ lunghi, in quanto, in assenza di problematiche particolari, tali variazioni vengono fatte anche entro 5 giorni lavorativi. Nel dettaglio, l’Autorità ha definito 7 giorni lavorativi come tempo massimo per la riattivazione di un contatore dell’energia elettrica da quando il cliente ha trasmesso la richiesta di subentro al fornitore. Il fornitore ha poi 2 giorni lavorativi per passare la richiesta al distributore e il distributore ha 5 giorni lavorativi per eseguire l’attivazione del contatore. Se il distributore tarda nell’attivazione il cliente ha diritto ad un risarcimento automatico di 35 euro se la l’attivazione è stata effettuata entro il doppio del tempo previsto, di 70 euro entro il triplo del tempo previsto e di 105 euro se viene fatta oltre il triplo del tempo previsto.
Il lettore ci informa che ha gestito la pratica tramite il portale on line dell’azienda e che ha provveduto a pagare tramite il bollettino postale il costo del subentro mentre in genere in questo tipo di pratica, non si paga alcun contributo iniziale, più precisamente, il costo del subentro, viene addebitato sulla prima fattura emessa dal fornitore, quindi con l’utenza già attiva.
Tuttavia questo eccesso di zelo da parte dell’utente non avrebbe dovuto affatto ostacolare l’operazione di subentro. A questo punto suggeriamo al lettore di presentare un reclamo scritto all’azienda richiedendo, fin da ora, gli indennizzi previsti dall’Autorità.