Il gruppo caseario è accusato di aver falsificato, tra il 2011 e il 2016, alimenti forniti a un cliente. Lactalis risponde parlando di un “contenzioso commerciale”
Il colosso lattiero-caseario Lactalis, proprietario del marchio Galbani, è stato incriminato in Francia, dalla procura di Rennes, per frode, raggiro e truffa. A riportare la storia è il quotidiano Liberation, secondo cui il punto di partenza di questa vicenda è la denuncia di un cliente del gruppo, più precisamente della sua controllata Lactalis Ingrédients. “A fine 2018 l’azienda Serval, specializzata in sostituti del latte per alimentare vitelli, agnelli e capretti, ha denunciato Lactalis per frode, falsificazione di prodotti alimentari e inganno su natura, specie, origine, qualità sostanziali, composizione o contenuto di principi utili di qualsiasi merce”.
I vitelli non crescevano come al solito
L’avvocato della società Alexandre Varaut, ha detto a Liberation: “Siamo stati davvero ingannati. Da anni ci fidiamo di loro, riceviamo il loro prodotto, lo usiamo per realizzare i nostri prodotti e scopriamo per caso che quello che ci consegnano non è quello che abbiamo ordinato e questo permette loro di fare enormi risparmi sulle nostre spalle”. I prodotti, secondo l’accusa sarebbero stati tagliati volontariamente con altri, meno ricchi di proteine. L’anomalia sarebbe stata rilevata dagli allevatori, notando che i loro vitelli non si nutrivano più e che la loro curva di crescita era anormale. Secondo il Courrier de la Mayenne, gli allevatori hanno poi rispedito le informazioni a Serval, che ha poi cercato di scoprire da dove provenisse questo cambiamento.
“Contenuto proteico zero”
Secondo Serval, “la merce consegnata per diversi anni è una miscela di siero di latte e non di mucca”. Questo prodotto sarebbe “sottoprodotto caseario con contenuto proteico zero e contenente una piccola percentuale di materia azotata non proteica”, ha aggiunto. L’indagine è stata affidata dal gip all’Ufficio centrale per la lotta ai danni all’ambiente e alla salute pubblica (Oclaesp).
La risposta di Lactalis
Dopo l’interrogatorio davanti ai giudici, il 5 aprile 2022, Lactalis Ingredients è stato quindi incriminato “per atti di pratica commerciale ingannevole tra il 2011 e il 2016, falsificazione di prodotti alimentari, bevande o prodotti agricoli, frode”, ha precisato l’accusa. La multinazionale ha confermato la propria incriminazione, che sarebbe arrivata “nell’ambito di una controversia commerciale del 2017 con la società Serval relativa alla fornitura di un ingrediente per l’alimentazione animale”. Un tentativo di minimizzare una storia che appare tutto tranne che una semplice questione di “incomprensione” tra due aziende che fanno affari.