Il tagliere in cucina, la cura e i rischi di contaminazione

Si chiama contaminazione crociata ed è il passaggio di batteri da un alimento all’altro. Il nome è difficile ma l’effetto è molto comune, soprattutto nelle nostre cucine: una tossinfezione fastidiosa, o peggio. E uno dei vettori più comuni è il tagliere. Basta affettare il pane su una superficie in cui è stata poggiata la carne cruda o il pollo e il gioco è fatto.

Materiali non porosi, come l’acrilico, la plastica, e il vetro, sono più facili da pulire, dal momento che si possono mettere in lavastoviglie, se non diversamente specificato dal produttore. I taglieri in legno, invece, richiedono più cura e attenzione, sia per prevenire la diffusione di microrganismi, come E. coli. e la salmonella, che per preservare la loro bellezza. Ecco i 4 punti per non rischiare indicati da Consumer Reports, il mensile dei consumatori nordamericani.
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