Lo stabilimento francese di Buitoni dove venivano ridotte le pizze che hanno causato alcuni casi di intossicazione da Escherichia coli è stato chiuso dopo il rinvenimento di topi che avevano occupato anche la zona dedicata alla produzione
È giunto ad una svolta il caso delle pizze Buitoni che hanno provocato in Francia almeno 27 casi di intossicazione da batterio Escherichia coli: lo stabilimento di Caudry, a sud di Lilla, è stato chiuso dall’autorità giudiziaria in seguito all’accertamento di condizioni igieniche non adeguate. Compresa la presenza di topi nella zona di produzione. Lo riporta Agrifoodtoday secondo cui la produzione delle pizze nella fabbrica è stata vietata per ordine del Prefetto della regione del Nord, dopo che tra febbraio e marzo è montato un caso nazionale a seguito di 75 episodi d’intossicazione causata dal batterio Escherichia coli, e addirittura di due decessi di minori, verosimilmente legati al consumo delle pizze surgelate prodotte dall’azienda.
La prefettura ha dichiarato di aver rilevato “numerose e gravi anomalie in termini di pulizia e manutenzione generale dei locali e delle attrezzature presso due linee di produzione della fabbrica”, cioè quella di pasta cruda e quella di pasta cotta, in due distinte ispezioni igieniche del 22 e 29 marzo scorsi. Nello specifico, gli ispettori hanno addirittura notato la presenza di alcuni roditori nel laboratorio di panetteria nonché “l’assenza di mezzi efficaci di protezione contro l’entrata di parassiti e la disinfestazione adattata a un’attività alimentare”.
Constatando il deterioramento dello stato generale dell’impianto di produzione, la prefettura ha dunque rifiutato di autorizzare la ripresa delle attività per lo stabilimento di Caudry (che era stato chiuso il 18 marzo scorso), almeno finché il sito non sarà messo in regola in conformità con le norme sui locali, sulle attrezzature e i prodotti alimentari.