Stare di più con i figli deve essere un diritto di tutti. Coop ha affidato a questo slogan l’adesione alla petizione Genitori#allapari: aumentiamo il congedo di paternità promossa su change.org da Movimenta, il laboratorio di attivismo civico e politico, che da tempo sostiene la necessità di andare oltre i 10 giorni di congedo obbligatorio peraltro inseriti nell’ultima Legge di Bilancio in ottemperanza a una Direttiva Europea. A fianco di Movimenta anche la community Papà Pinguino: un collettivo di giovani attivisti, creatori di un dibattito sull’essere padri oggi.
Congedo più lungo e retribuito
La petizione vuole essere un modo per far entrare nel dibattito pubblico la necessità di aumentare a 3 mesi il congedo parentale obbligatorio per i papà: attualmente è di 10 giorni grazie al recepimento di una direttiva europea ma l’obiettivo è di renderlo più lungo e, ovviamente, completamente retribuito. L’iniziativa vuole anche puntare alla calendarizzazione di almeno uno dei due progetti di legge che sono stati presentati in Parlamento.
L’impegno di Coop rientra nella campagna “Close the gap” sulla parità di genere e più estesamente l’inclusione che l’insegna ha lanciato lo scorso anno sposando l’iniziativa di Onda Rosa per la riduzione dell’Iva sugli assorbenti femminili. “La sensibilità che abbiamo incontrato durante il nostro percorso dello scorso anno ci ha dimostrato che l’uguaglianza di genere è un tema che va affrontato seriamente e non solo a parole – spiega Maura Latini, Amministratrice Delegata Coop Italia– Continuiamo ad affrontarlo con questo approccio passando da una piccola differenza, quella appunto della Tampon Tax che abbiamo contribuito a ridurre, a una disuguaglianza più profonda che ne genera altre a cascata. E abbiamo concentrato l’attenzione su una misura, il congedo di paternità obbligatorio, su cui crediamo il nostro Paese e la nostra società debbano fare dei passi in avanti. Perché stare di più con i propri figli è un diritto che deve essere riconosciuto anche agli uomini.”.
Petizione e non solo
Ma la petizione è uno dei tasselli di una campagna più articolata. “Lo scorso anno con l’Agenda rosa ci siamo impegnati per migliorare noi stessi in primis e non solo chiedendo agli altri di farlo – sostiene Marco Pedroni, Presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) – Nell’anno trascorso abbiamo portato al 34% il numero delle donne presenti in ruoli direttivi, le socie volontarie sono arrivate al 52% e sono entrate nella famiglia Coop oltre 132 mila nuove socie. Abbiamo offerto corsi di formazione per diffondere una maggiore cultura dell’equità di genere a circa 1000 persone tra dipendenti, fornitori e soci, oltre che in alcune filiere di nostri prodotti a marchio arrivando a lavoratrici occupate nelle produzioni. Avevamo detto sin dall’inizio che per primi ci saremo impegnati. Questi numeri lo dimostrano, lo dimostra il successo della petizione sullo stop alla Tampon tax (alla fine quasi 800.000 firme raccolte sia on line che in maniera analogica presso i punti vendita) e lo dimostrano anche gli impegni che ci stiamo assumento per questo 2022 di una campagna non episodica ma continuativa”.
Eguagliare la Tampon Tax
L’obiettivo – non dichiarato – è quello di eguagliare il successo della petizione sulla Tampon Tax, tra le più firmate della storia di Change.org in Italia, che con circa 700mila firme – dopo 3 anni di mobilitazione dal basso – è riuscita a creare un cambiamento sostanziale per il 2022, imponendosi nell’agenda dell’esecutivo che ha abbassato l’aliquota su questi beni dal 22% al 10% . Ciò è stato reso possibile grazie all’unione di diverse forze della società civile, all’apporto significativo dato proprio da Coop e alla tenacia delle promotrici della campagna.
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