Caro Salvagente, mi sono trovato addebitati sul mio conto 150 euro per il servizio Wind reload, che io avevo disdetto, nei termini che Wind aveva indicato, inviando un sms al numero indicato con scritto RELOAD NO.
Mi hanno risposto con sms che la mia pratica era in gestione, che mi avrebbero avvisato della disattivazione del servizio, ma poi nessuna notizia.
Ho chiesto al loro call center, mi hanno detto che c’è stato un loro errore, perché qualcosa tra giugno e agosto non ha funzionato con il servizio reload.
Ho chiesto che mi vengano restituiti i soldi tramite bonifico, l’operatore telefonico mi ha detto di richiamare per sapere se il bonifico (a detta sua già predisposto) è “partito”.
Nella chat del loro sito invece hanno scritto che sarà emessa nota di credito e se ho capito andrò in compensazione.
A chi devo credere?
Trovo profondamente scorretto che per loro errori ci debba rimettere il cliente.
Riccardo Meli
Caro Riccardo, i reclami dei nostri lettori sul servizio Reload di Wind sono davvero tanti.
Ricordiamo che il servizio è abbinato all’acquisto di un telefono a rate, che prevede la possibilità di sostituire tale apparato per due volte in un anno, per qualsiasi motivo, con un modello nuovo o rigenerato, corrispondendo una certa quota, una tantum, in base al modello del telefono; questa quota può andare da 60 euro a 330 euro.
Tutto questo in cambio di un costo mensile che varia da 2,49 euro al mese a 9,99 euro al mese, in base, sempre, alla tipologia del telefono.
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Il primo mese viene offerto gratuitamente (promo 1 mese senza vincoli), per dar modo di testare il servizio. Si ha sostanzialmente la possibilità di recedere gratuitamente al termine dei 30 giorni, inviando un sms ad un numero dedicato.
Abbiamo girato a Valentina Masciari la sua segnalazione e la responsabile utenze di Konsumer Italia ci ha risposto così.
Il signor Riccardo Meli, ha seguito la procedura corretta e nei tempi previsti. Per stessa ammissione del Servizio Clienti di Wind Tre, ci sono stati problemi con questo servizio ma concretamente adesso, il cliente deve vedersi restituire quanto erroneamente prelevato dal suo conto.
Formalmente, è corretto emettere una nota di credito, perché dal punto di vista amministrativo va “giustificato” il rimborso e questo conferma che è stata riconosciuta validità al reclamo del cliente e quindi ci sarà la restituzione del dovuto.
Sulla modalità di restituzione, c’è stata la predisposizione della nota di credito da parte di Wind Tre, ma non vuol dire che il cliente deve andare necessariamente in compensazione con le fatture successive; vista la situazione, gli va riconosciuta la possibilità di riavere la somma in questione tramite accredito diretto sul suo conto. Ritengo che ciò sia il minimo, considerando il disagio creato dal gestore.
Sulle tempistiche, se risulta già la nota di credito e forse anche un bonifico in emissione, non dovrebbero esservi tempi lunghissimi ma, per maggiore sicurezza, magari conviene inviare una comunicazione scritta, sollecitando il riaccredito della somma e richiedendo tempi certi e brevi.