Coop Alleanza 3.0 toglie dai supermercati i prodotti israeliani e mette in vendita la Gaza Cola

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Coop Alleanza 3.0 gestisce i supermercati Coop in 8 regioni tra cui Emilia-Romagna e Puglia, toglie dai suoi punti vendita alcuni prodotti israeliani e mette negli scaffali la Gaza Cola, i cui ricavati servono a raccogliere fondi per la popolazione palestinese

Coop Alleanza 3.0 gestisce i supermercati Coop in 8 regioni tra cui Emilia-Romagna e Puglia, toglie dai suoi punti vendita alcuni prodotti israeliani e mette negli scaffali la Gaza Cola, i cui ricavati servono a raccogliere fondi per la popolazione palestinese. Da un paio di settimane la Cooperativa ha infatti aderito alla campagna Coop 4 Refugees

“Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenza di Gaza”

“La Cooperativa non può rimanere indifferente – spiegano da Coop Alleanza – davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza ed è da sempre e senza esitazione al fianco di tutte le forze (enti, istituzioni e associazioni) unite nel chiedere l’immediata cessazione delle operazioni militari. Ed altrettanto ferma è la condanna verso il blocco degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni civili della Striscia proclamato dal Governo israeliano”.

Arachidi e Sodastream tra i prodotti tolti dallo scaffale

Ad essere tolti dagli scaffali della Coop gestita da Coop Alleanze 3.0 in Emilia-Romagna, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Marche, Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, arachidi, tahina prodotta in Israele e gli articoli Sodastream.

Il dipendente spiato e licenziato

La stessa Coop Alleanze 3.0 nelle stesse ore è finita al centro di una notizia di cronaca, in quanto il Tribunale del lavoro di Venezia ha definito “ingiustificato”, e basato su un controllo “illegittimo” il licenziamento di un dipendente della stessa Coop, accusato di abuso di permessi concessi dalla legge 104. L’azienda, tramite un Gps posizionato nel veicolo del dipendente, avrebbe accertato che durante le ore di permesso non si sarebbe recato dalla madre malata. La decisione di licenziarlo è stata ribaltata dal giudice, secondo cui Coop Alleanze 3.0 ha violato il diritto alla riservatezza, e le prove del comportamento infedele del dipendente si sono rivelate giuridicamente inutilizzabile.