Casa sicura last minute: come scegliere l’antifurto wireless prima di partire per le vacanze

antifurto

I furti domestici sono in aumento, e il periodo estivo, quando si va in vacanza, è quello preferito dai ladri. Fortunatamente, la tecnologia permette di dotarsi di sistemi antifurto facili da installare e a costi contenuti. Come sceglierli

 

La stagione estiva, quando le città si svuotano per permettere a milioni di italiani di andare in ferie, è il momento ideale per i ladri d’appartamento. A confermarlo sono pure i dati dell’Osservatorio sulla sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del ministero dell’Interno. Secondo l’ultimo report, nel 2023, in Italia, sono stati registrati 147.660 furti in abitazione, con un incremento del 10,4% rispetto all’anno precedente. Questo significa che ogni giorno si verificano in media 410 furti e rapine nelle case degli italiani. Le città più colpite sono Roma, con 13.463 furti, seguita da Milano e Torino. Ma partire con un po’ di preoccupazione è giustificato in qualsiasi parte del paese: il furto in casa rappresenta il reato che suscita maggiore preoccupazione tra gli italiani e 24,4% della popolazione ne ha già subito almeno uno.

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i vantaggi del fai da te

Per questo, anche all’ultimo minuto, può essere una buona idea quella di dotarsi di un sistema antifurto. Sicuramente, quelli tradizionali, gli impianti cablati e collegati a una centrale delle  forze dell’ordine, garantiscono una maggiore sicurezza ma hanno l’inconveniente di costi elevati (superiori in genere ai mille euro) e tempi di installazione che non sempre collimano con la fretta di chi è pronto a partire per le vacanze estive. Esistono soluzioni più rapide ed economiche: proviamo a passare in rassegna le opzioni e confrontarle.

I costi

I kit antifurto wireless rappresentano un’alternativa sempre più diffusa. Questi dispositivi sono facili da installare autonomamente e hanno costi contenuti, con diversi modelli che non si allontanano dai 100-150 euro, in grado di coprire le esigenze anche di case con grosse dimensioni. Tra le marche disponibili sul mercato ci sono Yiseele, Tiiwee, AgsHome, Ezviz Kit, e Somfy Protect. Il prezzo indicato spesso si riferisce solo al kit base, che può includere una centralina, un rilevatore di movimento e una sirena interna. Ma un kit formato base rischia di essere pressoché inutile: per un topo d’appartamento basterebbe entrare da una finestra, evitare il raggio d’azione del rilevatore, per svaligiare la casa in tranquillità, e pure se l’allarme scattasse, soprattutto in un palazzo vuoto, una sirena da interno potrebbe giungere confusa e lontana alle orecchie più vicine. Tutte le marche offrono la possibilità di aggiungere rilevatori extra, sirene per l’esterno, in alcuni casi tastiere per rendere più facile l’utilizzo del prodotto, e “router” per poter espandere il numero di sensori collegabili alla centralina. Ovviamente con gli accessori aggiuntivi, il prezzo finale potrebbe gonfiarsi anche a oltre il doppio di quello iniziale.

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La centralina, il cuore del sistema

Alcuni kit includono moduli Gsm o 4G, che permettono di ricevere notifiche in tempo reale in caso di intrusioni, utilizzando la rete mobile. La centralina è il cuore del sistema: i modelli più avanzati possono essere controllati a distanza e dispongono di display per facilitare la programmazione. È fondamentale che la centralina abbia una batteria di emergenza per garantire il funzionamento anche in caso di blackout. Le videocamere collegate al sistema possono salvare le registrazioni su schede Sd o trasmetterle su cloud. In quest’ultimo caso, è bene verificare se il servizio cloud è incluso nel prezzo o richiede un abbonamento separato. Passando ai rilevatori di movimento interni, sono solitamente a infrarossi e segnalano la presenza di intrusi. Dovrebbero essere installati in punti strategici, come l’ingresso principale. I sensori per porte e finestre, invece, possono essere magnetici o a vibrazione: i primi si attivano quando l’infisso viene aperto, mentre i secondi rilevano tentativi di effrazione prima che avvenga l’apertura.

La differenza con gli antifurto tradizionali

Chi ha a disposizione un budget più ampio e il tempo necessario può valutare l’installazione di un sistema antifurto tradizionale cablato. Questo tipo di impianto, noto anche come “filare”, offre alcuni benefici rispetto alle soluzioni wireless. Il principale punto di forza è la maggiore resistenza alle manomissioni: i segnali tra la centralina e i dispositivi viaggiano infatti tramite cavi, rendendo più difficile l’interferenza esterna. Inoltre, i sensori e le telecamere collegati direttamente alla rete elettrica non richiedono controlli periodici delle batterie, eliminando la preoccupazione di doverle sostituire. Un altro aspetto da considerare riguarda l’inquinamento elettromagnetico. A differenza dei sistemi wireless, che si basano sulla comunicazione via radio tra i vari componenti, i sistemi filari non emettono onde elettromagnetiche in casa. Sebbene gli effetti sulla salute siano ancora oggetto di studio, molti esperti consigliano di adottare un approccio prudente. Tuttavia, un impianto cablato comporta anche alcuni svantaggi. Per un’installazione ordinata, senza cavi visibili lungo le pareti, sono necessari interventi di muratura, che implicano costi aggiuntivi e lavori più invasivi. Inoltre, una volta installati, i vari elementi del sistema non sono facilmente riposizionabili, al contrario di quelli wireless che si possono spostare in base alle necessità. Per chi cerca un compromesso, esistono soluzioni ibride: in questi impianti la centralina e la sirena sono connesse tramite cavo, mentre i sensori si collegano in modalità wireless.  Questo tipo di configurazione è particolarmente utile per abitazioni con ampi spazi o giardini da monitorare. Infine, alcuni sistemi offrono dispositivi aggiuntivi come rilevatori di fumo e allagamento, che possono avvisare tempestivamente in caso di incidenti domestici, aumentando ulteriormente la sicurezza dell’abitazione.

Domande frequenti

Optare per un kit antifurto fai-da-te è una scelta che può far scaturire alcuni dubbi. Proviamo a rispondere a quelli principali.

Per installare un allarme servono competenze tecniche?

Non bisogna essere dei tecnici specializzati per questo tipo di kit. La maggioranza infatti è facile da installare autonomamente, anche se essendo in molti casi necessario un computer, una minima conoscenza di base informatica è necessaria.

Spendere tanto è garanzia di qualità?

In sè, il prezzo non è indicativo di maggiore o minore qualità. Anche perché la composizione del kit base cambia da un prodotto all’altro, e con l’aggiunta degli accessori aggiuntivi la convenienza potrebbe cambiare. Optare per un impianto di un marchio conosciuto, di sicuro, può essere una scelta vincente nel tempo. Come tutti i software, anche quello del kit andrà aggiornato periodicamente, e affidarsi a un produttore che dovesse fallire nel giro di pochi anni, potrebbe avere conseguenze sulla sicurezza dell’impianto.

Gli antifurto fai-da-te hanno bisogno di molta manutenzione?

No, non necessitano di alcuna manutenzione periodica particolare, se non la sostituzione occasionale delle batterie degli accessori.

Dove vengono salvate le immagini riprese? C’è il rischio che al momento del bisogno siano andate perse?

Nella maggior parte dei casi le immagini vengono salvate automaticamente nella memoria interna o su una scheda Sd. In alcuni casi è possibile proteggere i filmati su cloud on line tramite abbonamento.

Se va via la luce, l’antifurto smette di funzionare?

Effettivamente, la maggior parte degli allarmi sono collegati alla centralina e trasmettono gli avvisi tramite Internet. Per questo, in caso di interruzione della luce o della connessione, alcuni kit prevedono il subentro di un altro sistema, in genere utilizzando un modulo Gsm che sfrutta la rete mobile, il quale avverte l’utente del problema.

Attenzione perché in questo caso, oltre a una Sim serve ovviamente anche un piano abbonamento dati, dunque va calcolato un costo periodico che si aggiunge a quelli di istallazione.

Come faccio a evitare che l’allarme scatti al passaggio del mio animale domestico?

Esistono sistemi che possono riconoscere un cane o un gatto e creare un’eccezione all’attivazione.

E se volessi attivare l’antifurto solo in un piano della mia villetta?

La maggior parte degli allarmi offre un sistema di “parzializzazione” che consente di attivare solo alcuni degli accessori.