
I rivestimenti antiaderenti delle friggitrici ad aria non contengono Pfas. È quanto emerge dalle analisi di Que Choisir che ha anche stilato una classifica dei modelli migliori per prestazioni di cottura, facilità d’uso e sicurezza. Vincono Philips, Ninja e Moulinex
Una buona notizia per chi usa le friggitrici ad aria, che si confermano un modo sano di cucinare. L’ultimo test di Que Choisir, che ha analizzato i rivestimenti antiaderenti di 6 modelli, tra i più noti, ha mostrano che non contengono i famigerati Pfas, spesso utilizzati in pentole e utensili da cucina per le loro proprietà antiaderenti.
I modelli analizzati in laboratorio sono i seguenti: due Ninja, un Philips, un Tefal, un Princess e un Inventum. In nessun modello sono stati rilevati i Pfas vietati per la loro tossicità – Pfoa, Pfos e Pfhxs. Il Pfoa è completamente assente, nonostante sia stato a lungo utilizzato nei rivestimenti antiaderenti, e la sua pericolosità è oggi ben documentata: il Centro Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Circ) lo ha classificato come cancerogeno per l’uomo ed è vietato in Europa per la produzione, l’esportazione e l’importazione.
Le uniche sostanze rilevate solo i fluoropolimeri, come il Ptfe, che è il componente principale del Teflon. Si tratta comunque di un Pfas, ma che, secondo le attuali conoscenze, non ha effetti nocivi sulla salute, almeno alle temperature di cottura abituali. È necessario raggiungere i 360 °C perché si liberino particelle e le friggitrici ad aria non raggiungono tali livelli di temperatura. Inoltre, utilizzando utensili adeguati (in legno o silicone) che non rischiano di graffiare le superfici interne e la griglia, l’uso quotidiano non comporterà il rilascio di particelle.
L’assenza di rischi durante l’uso non significa, però, che il problema ambientale possa essere ignorato. Secondo Que Choisir la stabilità e la persistenza dei fluoropolimeri negli ecosistemi naturali sono ancora dei punti critici irrisolti che impongono una riflessione sul loro impiego nella fase di produzione e sullo smaltimento degli apparecchi a fine vita.
Durano più di 6 anni, i primi guasti dopo il quinto anno
L’organizzazione francese ha valutato anche l’affidabilità delle friggitrici ad aria, raccogliendo oltre 250 risposte di consumatori su circa 6.789 apparecchi che riguardano l’aspettativa di utilizzo (dal momento dell’acquisto fino alla sua dismissione) e la loro durata senza guasti. La durata media di utilizzo delle friggitrici ad aria è di 6 anni e 3 mesi e i primi guasti si presentano in media dopo 5 anni. Durante i 2 anni di garanzia legale, il 6% degli apparecchi è fuori uso, mentre un terzo dei modelli finisce nella spazzatura al quinto anno di utilizzo.
Le prime anomalie si verificano generalmente dopo 5 anni di utilizzo, mentre i guasti più gravi compaiono dopo 6 anni di funzionamento.
I problemi più frequenti?
- 2,7% manico del cestello
- 2,4% pulsanti/comandi
- 2,3% display
- 2,2% coperchio
- 1,9% meccanismo di rotazione
- 1,5% stabilità della vasca
Tefal e Philips le marche più affidabili
Anche se non ci sono differenze significative tra le varie marche, Tefal si posiziona in testa alla classifica delle più affidabili, con un’aspettativa di utilizzo di 6 anni e 6 mesi. Seguono Philips (6 anni e 2 mesi), Seb (6 anni e 2 mesi) e Moulinex (6 anni e 1 mese).
Ecco quali sono le migliori friggitrici ad aria
Qualche mese fa Que Choisir ha testato 31 modelli di friggitrici ad aria per valutarne le prestazioni nella cottura di patatine fritte, quiche, torte, cosce di pollo, oltre che la facilità d’uso e la sicurezza. Tra i modelli testati, diversi provengono dall’americana Ninja, ma anche da Moulinex, Philips e Silvercrest (Lidl) con prezzi compresi tra 29 e 399 euro. I risultati? Prestazioni molto variabili tra i diversi dispositivi. Non tutti i modelli testati sono riusciti a fornire risultati soddisfacenti, rispetto alla consistenza, croccantezza e sapore di diversi alimenti preparati.
In generale tra i vantaggi di una cottura con friggitrice ad aria ci sono sicuramente l’utilizzo di pochi grassi, la riduzione degli odori e una pulizia più semplice. Tra gli svantaggi l’ingombro e la rumorosità.
Un altro punto a favore sono i bassi consumi energetici. Nella comparazione tra i tempi di cottura (e di conseguenza i consumi di energia) delle friggitrici ad aria rispetto ai forni tradizionali il risultato è stato eloquente: grazie a un tempo di cottura molto più breve di quello di un forno tradizionale, il consumo di elettricità per grigliare pezzi di pollo è risultato essere un terzo utilizzando la friggitrice ad aria, mentre è stato ridotto del 28% per preparare un pan di spagna.
Nella classifica delle 31 friggitrici ad aria testate ai primi posti si piazzano Philips, Ninja e Moulinex.
Philips, con i suoi modelli NA221/00 Airfryer series 2000, NA210/00 Airfryer series 2000, HD9880/90 Airfryer combi 7000 series e NA120/00 Airfryer series 1000, si piazza rispettivamente al 1°, 3°, 4° e 5° posto.
Ninja con i suoi modelli Foodi Dual Zone AF300EU e Foodi Max Dual Zone AF400EU si posiziona seconda e ottava in classifica; Moulinex con le sue friggitrici Easy Fry Oven & Grill AL501810, Easy Fry Dual Air Fryer & Grill EZ905D20 e Easy Fry Max java EZ245B20 arriva rispettivamente al 6°, 7° e 9° posto.
Passando all’altro lato della classifica, i modelli peggiori sono quelli di Silvercrest (Lidl) che si piazza all’ultimo posto con il modello SHFS 2150 A1 e al 17° con la friggitrice SHF 1800 B1 9-in-1. Il penultimo posto è occupato da Seb Actifry Genius FZ760000. Precedono di poco questi ultimi due, alcuni modelli di Ninja e Moulinex meno performanti.