
Dalla berberina alle bevande a base di avena, in rete spopolano i consigli su presunte alternative naturali che dovrebbero avere lo stesso effetto di Ozempic sulla perdita di peso. Ma sono davvero efficaci?
Non solo Ozempic. L’estate si avvicina e in rete pullulano consigli su come perdere peso. E c’è una nuova tendenza. Dopo aver esaltato i benefici del farmaco a base di semaglutide, nato per la cura del diabete, e diventato famoso per gli effetti sulla perdita di peso, alcuni personaggi più o meno noti e influencer attive sui social hanno iniziato a vantare benefici altrettanto potenti di presunte alternative naturali a questo farmaco. Una promessa decisamente esagerata che presenta anche diversi rischi per la nostra salute.
Dalla berberina all’avena: effetti presunti di brucia-grassi e riduzione dell’appetito
La rivista francese Que Choisir stila una classifica dei prodotti più pubblicizzati online, soprattutto sui social TikTok e Instagram.
Al primo posto troviamo la berberina: una sostanza alcaloide di origine vegetale, già soprannominata “Ozempic naturale”. Sebbene abbia un’azione farmacologica reale, è eccessivo paragonarla al semaglutide. I loro meccanismi d’azione sono molto diversi e, soprattutto, esistono pochissimi dati scientifici solidi che ne confermino l’efficacia. Per capire come agiscono i farmaci a base di semaglutide vi invitiamo a leggere un approfondimento pubblicato sul numero di maggio scorso del Salvagente.
Gli studi più affidabili finora condotti hanno riscontrato una perdita di peso di appena 3 kg e solo con dosi elevate di berberina, con un effetto osservato soprattutto nelle donne con un IMC superiore a 30. Ben documentati sono, invece, gli effetti indesiderati a livello digestivo (diarrea, stitichezza, gonfiore, dolori gastrici). Inoltre, la berberina può essere tossica a dosi elevate e interagire con diversi farmaci. Ed essendo un integratore alimentare, non è sempre chiara la quantità di berberina contenuta in un prodotto
Cosa dice la scienza
La berberina è un composto derivato da piante officinali come la Berberis vulgaris e ha tra le sue proprietà la regolazione del metabolismo, la riduzione dell’appetito e delle infiammazioni. Uno studio dell’Università di Pavia sull’efficacia della berberina nella Pcos (sindrome dell’ovaio policistico, spesso caratterizzata dall’obesità) ha sottolineato che può essere un valido aiuto poiché in grado di agire su complessi parametri metabolici. “La berberina ha potenzialità nella gestione dei livelli di zucchero nel sangue, così come nel miglioramento dei profili lipidici. Ma è importante ricordare che le risposte individuali possono variare. Non dovrebbe essere considerato un sostituto dei farmaci”, le parole dell’endocrinologa newyorkese Rocio Salas-Whalen.
“Alcuni affermano che sopprime l’appetito e favorisce la perdita di peso, ma non ci sono prove scientifiche rigorose”, spiega la dottoressa Toni Golen sul magazine Harvard Medical School mettendo in guardia anche da possibili effetti collaterali spiacevoli e persino dannosi. “La berberina può alterare la velocità con cui il fegato scompone i farmaci, compresi gli anticoagulanti e gli immunosoppressori. E modificarne l’efficacia”. In più ha effetti collaterali come “diarrea, stitichezza, gas e mal di stomaco”.
Il secondo prodotto più ricercato è il morosil: derivato dall’arancia rossa Moro, che gli dà il nome, questo estratto viene presentato come un brucia-grassi e soppressore dell’appetito. Tuttavia, questa affermazione è ben lontana dall’essere dimostrata. Anche in questo caso, il paragone con farmaci come il semaglutide è ingiustificato, poiché questi ultimi agiscono sul sistema ormonale, rallentano lo svuotamento gastrico e influenzano la sensazione di sazietà a livello cerebrale.
Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si basano presunti rimedi, che hanno una preparazione casalinga abbastanza semplice, come oat-zempic, rice-zempic e psyllium.
L’oat-zempic non è altro che una pappa di fiocchi d’avena (in inglese “oat”) con un’aggiunta di succo di lime. Il rice-zempic prevede di bere l’acqua di cottura del riso con aggiunta di succo di lime. Le fibre dell’avena o dello psyllium e l’amido del riso dovrebbero favorire il senso di sazietà, riducendo quindi l’assunzione di cibo. Tuttavia, questa visione è estremamente semplificata: sovrappeso e obesità sono fenomeni complessi, che non possono essere affrontati con soluzioni tanto semplicistiche. Gli esperti confermano che non ci sono effetti ritenuti simili tra queste bevande e il farmaco Ozempic stesso. Inoltre, nonostante l’elevato contributo in fibre presenti nella bevanda di avena, il regime alimentare oat-zempic potrebbe portare ad una importante carenza di alcuni nutrimenti fondamentali per l’organismo, come proteine, vitamine, minerali e grassi buoni.
Il presunto effetto saziante di questa bevanda dovrebbe derivare dalla capacità dell’avena di trattenere i liquidi, ma in realtà questa sua proprietà non ha come effetto quello di ridurre il senso di fame. Al contrario si verifica un aumento nella produzione di insulina.
Farmaci usati impropriamente per perdere peso
Addirittura c’è chi propone delle alternative farmacologiche meno care rispetto ad un trattamento con semaglutide, il cosiddetto “Ozempic per piccoli budget” che si basa sull’uso di lassativi. Si tratta di un consiglio molto pericoloso, che non andrebbe assolutamente seguito. Alcuni di questi farmaci agiscono ammorbidendo le feci, attirando più acqua nel sistema digestivo: un uso non controllato o eccessivo può quindi portare a una grave disidratazione e, in alcuni casi, a complicazioni ancora più serie.