Pubbliredazionale a cura di Panificio Patti
I primi canestrelli risalirebbero al 1600. Il “canestro”, il cesto in vimini che veniva utilizzato per raccogliere i biscotti pronti e lasciati raffreddare dopo la cottura, avrebbe dato il nome a questo dolce inizialmente tondo e cotto schiacciandolo su piastre o pinze arroventate sul camino. In alcuni scritti si sostiene che sarebbero stati gli elvetici fratelli Teodori, esperti nella lavorazione del cioccolato, nel ’900 a decidere di sovrapporre e farcire le cialde con il cioccolato e a rendere i biscotti quadrati (forma tipica del Canestrello Biellese®).
Oggi il Panificio Patti® ha rilevato il marchio Fortunio® (antico marchio del canestrello biellese) insieme alla segreta ricetta per la farcitura al cioccolato.
Lo stemma di Biella inciso sul canestrello sarebbe stato una concessione da parte del vescovo di Vercelli, a seguito del contributo fornito dalla guarnigione biellese nel 1306 contro Fra Dolcino (un predicatore accusato di eresia, rifugiatosi nel Biellese).
L’orso era, fino al Trecento, animale tipico delle valli locali, bestia feroce e possente contro cui si lottava per difendere sé stessi e il bestiame. Ogni volta che se ne uccideva un esemplare, si consegnava la sua testa al vescovo di Vercelli.
La pianta, invece, nella versione più attendibile, è un faggio, albero maggiormente diffuso nel Biellese.