Bisfenoli, ftalati, microplastiche sono notoriamente un rischio per l’uomo. Ora una ricerca di Earthday.org ha scoperto l’impatto di queste sostanze tossiche anche su animali domestici come cani e gatti. A causa dei giocattoli ma anche dei cibi
L’impatto delle plastiche sull’ambiente e sulla nostra salute non è certo una novità , più nuovo e poco esplorato, invece, il pericolo che questo derivato dal petrolio rappresenta per i nostri animali domestici, che potrebbero essere vittime inconsapevoli di questo materiale onnipresente. Recenti ricerche, tra cui il rapporto Pets Vs. Plastics, pubblicato da Earthday.org, stanno portando alla luce nuovi dati.
Le microplastiche in casa
Le plastiche, una volta gettate via, non si degradano completamente: si frammentano in microplastiche, particelle minuscole che possono essere inalate o ingerite. Gli esseri umani sono esposti quotidianamente a queste sostanze, ma i nostri animali domestici, per loro natura, sono ancora più vulnerabili. Cani e gatti trascorrono gran parte del loro tempo a terra, dove le microplastiche si depositano nella polvere domestica, e poiché spesso masticano giocattoli o altri oggetti, ingeriscono questi frammenti di plastica a ritmi allarmanti.
Le ricerche mostrano che gli animali domestici sono esposti a un numero elevato di microplastiche attraverso l’aria che respirano e il cibo che consumano. Gli studi hanno trovato alti livelli di sostanze chimiche derivate dalla plastica, come i ritardanti di fiamma (PBDE) utilizzati nei tessuti e nei tappeti, nel sangue di cani e gatti.
Sostanze tossiche nel cibo e nei giocattoli
Un’altra fonte di esposizione per gli animali domestici è il cibo. La maggior parte delle lattine di cibo per gatti contiene un rivestimento a base di cloruro di polivinile (PVC), mentre quelle per cani spesso usano rivestimenti a base di bisfenolo. Questi rivestimenti possono contaminare il cibo degli animali, introducendo sostanze chimiche nocive nelle loro diete quotidiane. Inoltre, il cibo per animali può contenere tracce di imballaggi di plastica non adeguatamente rimossi durante il riciclo dei rifiuti alimentari, o persino i marchi auricolari di plastica dagli scarti di carne.
La situazione diventa ancora più preoccupante quando consideriamo i giocattoli che acquistiamo per i nostri animali. L’83% dei proprietari di cani regala ai propri animali giocattoli di plastica non commestibile. Questi giocattoli, spesso pubblicizzati come “indistruttibili”, possono rilasciare sostanze chimiche nocive come gli ftalati direttamente nelle gengive degli animali, aumentando il rischio di avvelenamento chimico.
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La sorpresa più scioccante? Non esistono leggi specifiche, né negli Stati Uniti né a livello globale, che regolamentino la produzione di giocattoli per animali domestici. I produttori possono fare dichiarazioni senza alcun controllo, lasciando i proprietari di animali completamente all’oscuro dei rischi potenziali che i loro amici a quattro zampe affrontano.
Le conseguenze sulla salute degli animali domestici
Gli effetti sulla salute degli animali sono già evidenti, anche se la ricerca è ancora agli inizi. Le sostanze chimiche presenti nella plastica sono state collegate a problemi di fertilità , danni al fegato e ai reni, e persino a forme di cancro negli animali domestici. Proprio come accade per gli esseri umani, l’esposizione costante e prolungata a queste sostanze chimiche tossiche può avere conseguenze devastanti sul lungo termine.
Dopo aver testato se stesso e i suoi due cani domestici, Buzz e Sally, Aidan Charron – Associate Global Director di Earthday.org – si è detto scioccato dai risultati: “Nonostante i miei sforzi per ridurre l’uso della plastica in casa, i livelli di bisfenolo nel mio corpo erano superiori all’89% rispetto alla media nazionale, secondo i dati del CDC. I risultati dei miei cani non erano migliori, spingendomi a eliminare immediatamente tutti i loro giocattoli di plastica e a preparare i loro pasti da zero”. Anche l’attrice Amanda Seyfried, sostenitrice di Earthday.org, ha partecipato al test con il suo cane Finn, riscontrando livelli preoccupanti di ftalati.
Cosa possiamo fare?
Non tutti i proprietari di animali domestici hanno il tempo o le risorse per cucinare pasti freschi per i propri animali, ma ciò che possiamo fare – spiegano da earthday.org – è essere vigili e informati. Evitare giocattoli in plastica e optare per quelli realizzati con materiali naturali è un primo passo. Anche scegliere alimenti per animali con meno imballaggi di plastica può fare la differenza. Tuttavia, non possiamo risolvere questo problema da soli.
Ciò di cui abbiamo realmente bisogno è un cambiamento sistemico. I produttori di plastica devono essere ritenuti responsabili per l’impatto che i loro prodotti hanno sulla salute dei nostri animali e sul pianeta. Dobbiamo spingere i nostri leader politici, prosegue Aidan Charron, ad adottare misure drastiche, come ridurre la produzione di plastica del 60% entro il 2040, e pretendere che l’industria degli animali domestici metta la sicurezza al primo posto. La vita di un miliardo di animali in tutto il mondo, che sostiene un’industria da 500 miliardi di dollari entro il 2030, non può essere sacrificata sull’altare del profitto.