Scambio sul posto: ma che calcoli fa il Gse?

SCAMBIO SUL POSTO

Un lettore, stipula il contratto di scambio sul posto con il Gse. Dopo due anni riceve una compensazione irrisoria e chiede chiarimenti, senza però ricevere risposta. Ci aiuta a capire Valentina Masciari di Konsumer Italia

Caro Salvagente,

vorrei commentare la mancanza di trasparenza e l’impossibilità di avere risposte dall’assistenza clienti del Gestore Servizi Energetici (GSE) a seguito di una mia richiesta di chiarimenti. Ho installato un impianto fotovoltaico nel dicembre 2022 e ho attivato un contratto per l’erogazione del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica in data 04/05/2023. Sul loro sito l’unica informazione reperibile è che per 2 anni mi sono stati riconosciuti 41,4960 euro, ma trattenuti 36,60 euro tra costi amministrativi e IVA. In pratica mi sono stati accreditati 4,90 euro/anno.
Nessuna informazione è reperibile sul sito su come questi calcoli siano stati fatti, per poter verificare i conti, in base a kWh immessi e quanto hanno pagato il kWh. Le mie richieste di chiarimenti (anche relative al fatto che pare strano che in entrambi gli anni io abbia ricevuto la stessa cifra, come compenso, se di compenso si può parlare) non hanno ricevuto risposta. A parte la cifra irrisoria, visto che addebitano circa 30 euro di costi amministrativi, non sarebbe corretto che inviassero mail col dettaglio una volta all’anno? E almeno rispondessero alle richieste?

Alessandro Latini

Caro Alessandro, abbiamo girato le sue osservazioni a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione dei consumatori Konsumer Italia e grande esperta di questi temi. Vediamo cosa ci ha risposto.

Effettivamente l’interlocuzione con il GSE, è sempre complicata… In genere, le varie informazioni sono reperibili nell’area riservata sul portale del GSE ma, mi rendo conto che è sempre il minimo sindacale quello che si riesce a reperire.

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Bisognerebbe poi verificare e approfondire il tutto, considerando anche che l’energia immessa in rete dall’impianto fotovoltaico e prelevata, viene pagata dal GSE con una tariffa variabile, la cui media attualmente, in regime di Scambio sul Posto, è circa 10 c€/kWh.

Inoltre, entro il 30 giugno di ogni anno il GSE riconosce il conguaglio dello scambio sul posto per l’energia prodotta dal fotovoltaico e scambiata con la rete nell’anno solare precedente; di conseguenza alla data di giugno 2024, i titolari di tale convenzione, avranno ricevuto il conguaglio riguardante l’energia scambiata con la rete nell’anno 2023.

Infine, non è affatto semplice calcolare il valore dello scambio sul posto, perché varia ogni anno in relazione ai prelievi e alle immissioni legate all’impianto, e poi perché il contributo è un rimborso proporzionale al costo dell’energia e ai costi del sistema elettrico, che dipendono dall’andamento del mercato dell’energia.

Ricordo anche, che il servizio di scambio sul posto è una particolare forma di autoconsumo, è lo strumento che consente di immagazzinare l’energia prodotta e non autoconsumata: “ consente di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata e consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione”