Locale rumoroso, la Cassazione: il gestore risarcisca i condomini esasperati dai rumori

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Secondo una recente sentenza della Cassazione, il gestore di un locale con clienti che chiacchierando e facendo rumore fino a tarda notte disturbano i residenti, deve pagare loro i danni morali.

Secondo una recente sentenza della Cassazione, il gestore di un locale con clienti che chiacchierando e facendo rumore fino a tarda notte disturbano i residenti, deve pagare loro i danni morali.

La sentenza contro i rumori molesti e prolungati

Come scrive il Sole 24 ore, che riporta la notizia, la Cassazione, con la sentenza 32684, ha respinto il ricorso del titolare di un night contro la condanna ad un’ammenda e a pagare 6 mila euro alle persone “la cui vita per circa cinque anni era stata turbata dai rumori molesti che spaziavano dal vociare ai fuochi d’artificio”.

Se non è un mestiere rumoroso…

Un aspetto sottolineato dalla Suprema corte è che l’inquinamento rumoroso non era neppure riconducibile al tipo di attività e dunque tale da ricadere nel raggio d’azione dei mestieri rumorosi. L’applicazione dell’articolo 131-bis del Codice penale avrebbe infatti permesso al gestore di non dovere pagare malgrado il riconoscimento del reato.

L’esasperazione dei condomini

I giudici hanno sottolineato “un vero e proprio stato di esasperazione provocato nelle persone offese dalla reiterazione di comportamenti della stessa indole…tanto da ricorrere più volte all’intervento delle autorità competenti”. A spingere la Suprema Corte verso la decisione anche il fatto che il ricorrente avrebbe dovuto esercitare il suo potere di mandare via i clienti rumorosi.