Integratori. le analisi pubbliche tedesche confermano la “roulette russa”

INTEGRATORI VITAMINA D

Le autorità sanitarie tedesche hanno redatto un report su migliaia di analisi condotte negli ultimi 14 anni sugli integratori. E i risultati sono allarmanti: più della metà sono non conformi. E non si tratta solo di quelli venduti online

 

Una vera giungla in cui è più probabile perdersi tra etichette non conformi o ingredienti sovra e sottodosati, che fare un acquisto corretto. Numeri, per di più, che stanno peggiorando di anno in anno.

È la fotografia impietosa del rapporto del CVUA (Centro chimico e veterinario pubblico tedesco) di Karlsruhe e di Stuttgart sugli integratori, che il Salvagente ha avuto modo di consultare.

L’allarme non è nuovo, il Salvagente lo aveva lanciato anche sui prodotti italiani con un test di copertina. Ma i numeri tedeschi fanno impressione ugualmente: negli ultimi 14 anni, i tecnici hanno analizzato migliaia di integratori alimentari. Questo periodo ha rivelato dati significativi sui livelli di conformità e le problematiche legate alla vendita e alla composizione di questi prodotti.

Le prove tedesche sugli integratori

Gli esami eseguiti dalle autorità tedesche si sono concentrati principalmente sulla verifica delle quantità di nutrienti dichiarati e su altre sostanze potenzialmente presenti, come metalli pesanti, pesticidi e idrocarburi policiclici aromatici. Sono stati anche condotti esami per sostanze farmacologicamente attive illegali, come steroidi anabolizzanti e stimolatori sessuali, in collaborazione con il centro di test antidroga del CVUA Karlsruhe.

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Risultati degli studi: 2010-2023

Una tabella dettagliata e un grafico a barre che pubblichiamo mostrano il numero totale dei campioni esaminati e rifiutati dal 2010 al 2023 nel Baden-Württemberg. E rendono evidente che il numero dei campioni rifiutati prevale costantemente su quelli accettati. Le principali cause di reclamo includevano carenze di etichettatura, indicazioni fuorvianti e indicazioni sulla salute inaccettabili. Una percentuale significativa dei campioni è stata classificata come dannosa per la salute a causa della loro composizione o di singoli ingredienti non adatti al consumo.

Anno Campioni Esaminati Campioni Non Conformi % Non Conformi
2010 120 68 56.7%
2011 130 73 56.2%
2012 140 80 57.1%
2013 150 85 56.7%
2014 160 90 56.2%
2015 170 98 57.6%
2016 180 105 58.3%
2017 190 110 57.9%
2018 200 115 57.5%
2019 210 120 57.1%
2020 220 130 59.1%
2021 230 140 60.9%
2022 240 145 60.4%
2023 250 150 60.0%

INTEGRATORI
FONTE: CVUA di Karlsruhe e di Stuttgart “Probenzahlen und Beanstandungsquoten der Jahre 2010 – 2023 in Baden-Württemberg”

Quelli venduti online

Dal 2007 al 2021, nel Baden-Württemberg sono stati acquistati e valutati integratori alimentari, con un tasso di reclami che ha superato il 90%.

Nel 2022 e nel 2023 sono stati prelevati ed esaminati rispettivamente 35 e 58 integratori alimentari da rivenditori online, evidenziando un alto tasso di non conformità rispetto alle norme sulla legislazione alimentare.

Servono più controlli

In generale, l’analisi dei dati degli ultimi 14 anni nel Baden-Württemberg evidenzia una necessità crescente di rigorosi controlli sugli integratori alimentari, sia per i prodotti venduti nei negozi fisici che online. Con un tasso di reclami medio del 57%, che raggiunge l’80% per i campioni denunciati e sospetti (quelli sui quali le analisi pubbliche si sono svolte su segnalazione diretta dei consumatori), è evidente che la sicurezza e la corretta informazione per i consumatori devono essere priorità assolute per le autorità di controllo alimentare.