Nestlé addolcisce i cereali per bambini nei paesi del Sud del mondo

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La multinazionale svizzera NestlĂ© aggiunge zucchero ai prodotti dei neonati dei paesi poveri, cosa che non avviene in quelli dei giovani europei. A rivelarlo è l’associazione svizzera Public Eye 

La multinazionale svizzera NestlĂ© aggiunge zucchero ai prodotti dei neonati dei paesi poveri, cosa che non avviene in quelli dei giovani europei. A rivelarlo è l’associazione svizzera Public Eye.

“Prodotto di punta di NestlĂ© – scrive 60 millions de consommateur che riporta la notizia – che le ha fruttato piĂą di un miliardo di dollari di fatturato nel 2022, i cereali Cerelac ne sono l’esempio lampante”. Su 115 prodotti commercializzati in Africa, Asia e America Latina, 108 contengono zuccheri aggiunti, mentre non ce n’è nessuno nelle scatole di cereali per l’infanzia vendute in Europa. “In media, troviamo quasi 4 g per porzione, ovvero circa un quadrato di zucchero”, scrive lo studio, “La quantitĂ  piĂą alta, 7,3 g per porzione, è stata rilevata in un prodotto venduto nelle Filippine e destinato a bambini di 6 mesi”.

India, Brasile e Sud Africa, la ricetta differente

In India e Brasile, tutte le referenze Cerelac contengono zuccheri aggiunti, in media quasi 3 g per porzione. Stessa cosa in Sud Africa, il principale mercato del continente africano, con 4 go più per porzione. In Germania o nel Regno Unito, Nestlé vende il marchio Cerelac “senza zuccheri aggiunti”.

La risposta di Nestlé

NestlĂ© ha risposto a Public eye con un comunicato, in cui sostiene: “Applichiamo ovunque gli stessi principi di nutrizione, salute e benessere, in conformitĂ  con le linee guida e le normative internazionali. Ciò include il rispetto dei requisiti di etichettatura e delle soglie per il contenuto di carboidrati, compresi gli zuccheri”. Il gruppo aggiunge: “Lievi variazioni nelle ricette da paese a paese dipendono da diversi fattori, tra cui normative, tendenze dei consumatori e disponibilitĂ  locale degli ingredienti, che possono comportare offerte di prodotti contenenti meno o nessun zucchero aggiunto”. Secondo NestlĂ©, “Ciò non compromette il valore nutrizionale dei nostri prodotti adatti a neonati e bambini piccoli. La nostra gamma di cereali in Europa è disponibile con o senza zuccheri aggiunti. Lo stesso vale per diversi mercati in Asia, America Latina e Nord America, dove per i consumatori sono disponibili anche opzioni senza zuccheri aggiunti”.

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L’inchiesta di Public Eye di qualche mese fa sul latte in formula NestlĂ©

Un’inchiesta di Public Eye lo scorso aprile, ha svelato il doppio standard del latte in formula Nestlé: in Europa senza zuccheri aggiunti, nel Sud del mondo invece con la dolce addizione contro tutte le indicazioni dell’Oms. Con la conseguenza di facilitare obesità e malattie croniche infantili. Anche se meno marcato, il trend è lo stesso con i latti di crescita Nido. Nel 2022, questo marchio rivolto ai bambini da 1 a 3 anni supererà il miliardo di dollari di fatturato. Su 29 prodotti analizzati, 21 contengono zuccheri aggiunti. In media sono quasi 2 g per porzione. Il valore massimo, 5,3 g, è stato rilevato in una confezione venduta a Panama.

Per Nestlé i bambini del Sud del mondo non sono uguali a quelli europei