Danni al vicino, cosa fare se l’assicurazione fa melina sui risarcimenti

Una lettrice deve risarcire il vicino per un danno accidentale dovuto alla rottura di un tubo. La sua assicurazione, però, dopo 8 mesi ancora non paga e lei rischia di essere chiamata in giudizio. Che fare? Ci aiuta Fabrizio Premuti (Konsumer Italia)

Caro Salvagente,
vorrei sapere come comportarmi nei confronti della mia assicurazione casa che, dopo 8 mesi dall’apertura del sinistro e dalle relative perizie, non ha ancora proposto un risarcimento danni all’inquilino del piano di sotto, che ha subito l’allagamento del suo appartamento a causa della rottura accidentale del tubo della mia lavatrice.
L’avvocato dell’inquilino ora intende citare me in giudizio. Devo presentare un reclamo all’assicurazione? Devo rivolgermi direttamente all’IVASS? Devo mandare una diffida?

Giovanna Monfroni

Cara Giovanna,

abbiamo chiesto aiuto a Fabrizio Premuti, presidente dell’associazione dei consumatori Konsumer Italia e grande esperto di temi assicurativi. Ecco cosa ci ha risposto.

I tempi massimi di liquidazione di un sinistro sono normalmente regolati dalle condizioni di polizza, anche se è vezzo di alcune compagnie quello di ritardare i pagamenti proprio perché essendo responsabilità civile ,l’eventuale azione va condotta contro l’assicurato e non sulla compagnia di assicurazione. Sarà poi l’assicurato a dover chiamare in causa e garanzia l’assicuratore.

Il problema nasce dal fatto che nella Rc-auto l’assicuratore risponde dei danni in solido sostituendosi al responsabile, nella responsabilità civile generale non è così, ne risponde sempre il responsabile che poi, se è assicurato, chiama in causa, l’assicuratore. Ma se c’è condanna, il condannato è sempre il responsabile.

Una volta aperto il sinistro e fatta la perizia entro 30 giorni dovrebbe arrivare la liquidazione del danno, questi sono tempi già lunghi ma ancora ragionevoli, eccedendo questi tempi sarà bene intervenire. La lettrice faccia il reclamo all’assicurazione mettendo in conoscenza l’avvocato della controparte, non aspetti i 45 giorni ma gli intimi entro e non oltre 15 giorni nel reclamo, superati i quali faccia il reclamo all’Ivass sempre mettendo in copia il legale di controparte.