Extravergine, l’invasione dell’olio deodorato

EXTRAVERGINE OLIO DEODORATO

La denuncia di TeatroNaturale: “La Spagna fa fronte al calo di produzione ricorrendo alla deodorazione. Alcuni carichi di oli deodorati sono destinati all’Italia, arrivati o in arrivo, prevalentemente ai porti di Livorno e Bari”

La Spagna sta risolvendo il crollo della produzione di extrargenite attraverso l‘olio deodorato. Scrive TeatroNaturale, portale di riferimento del mondo dell’olio: “La Spagna produrrà, alla fine dell’odierna campagna olearia, circa 850 mila tonnellate di oli vergini di oliva, di cui però meno del 40% dovrebbero essere classificabili come extravergine. Questo perché, a causa anche dell’andamento meteo, anche buona parte dell’olio prodotto a dicembre è border line. Più vergine che extravergine, almeno dal punto di vista organolettico. E questo è il punto. A fronte di caratteristiche chimiche accettabili, con acidità intorno a 0,5 e etil esteri tra 25 e 30, quindi sotto i limiti di legge, i difetti organolettici sono facilmente riscontrabili”. Sappiamo però che oltre ai parametri chimici, per essere classificato come extravergine l’olio di oliva non può riportare difetti organolettici al panel test. E il difetto di gran parte della produzione spagnola risiederebbe proprio qui.

Come sta reagendo a questo problema il più grande produttore di olio al mondo? “Attraverso la “riconversione” di parte dei vergini in extravergini di oliva attraverso il processo di deodorazione” aggiunge ancora il sito diretto da Alberto Grimelli.

Manca olio extravergine di oliva da porre a scaffale. Olio che non c’è ma che può apparire grazie alla deodorazione dell’olio vergine di oliva. Voci indicano che la quantità di olio da passare in deodorazione soft potrebbe ammontare a 100 mila tonnellate, una quantità che garantisce non solo la copertura tra le campagne olearie ma anche una diminuzione dei prezzi che fa tanto bene ai bilanci dell’industria olearia e degli imbottigliatori. In effetti basti pensare che il costo per una deodorazione soft è di 20-30 centesimi di euro, a fronte di prezzi del vergine di 6,5 euro/kg, portando il costo industriale dell’olio dodorato a 6,7-6,8 euro/kg, ben inferiore agli 7,5 euro/kg dell’extravergine. Alcuni carichi di oli deodorati sono destinati all’Italia, arrivati o in arrivo, prevalentemente ai porti di Livorno e Bari“.

Le autorità italiane sono avvertite. Speriamo che vengano rafforzati i controlli.