Nuovo codice della strada: la cannabis fa paura più dell’alcol

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  • La Camera dei deputati ha approvato il testo di riforma del codice della strada proposto dal Ministro dei trasporti, Matteo Salvini. Tra le novità la revoca della patente anche per chi ha consumato cannabis il giorno prima. La differenza con l’alcol per cui rimane la necessità di dimostrare un’alterazione psicofisica

La Camera dei deputati ha approvato il testo di riforma del codice della strada proposto dal Ministro dei trasporti, Matteo Salvini. Ora passa al Senato per l’ok definitivo, che dovrebbe arrivare con facilità.

La differenza con l’alcol

Una delle novità più controverse è la revoca o la sospensione della patente per 3 anni della patente per chi risulti positivo a un test per uso delle sostanze anche senza essere in stato alterazione psico-fisica. Mentre per l’alcol le cose restano come sono, ovvero bisogna dimostrare lo “stato d’ebbrezza”, la nuova versione dell’articolo 187 del codice della strada cancella la dicitura “stato di alterazione psico-fisica” e lascia la formulazione “dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti”: dunque – come ricorda l’associazione Meglio legale, con l’approvazione di questa riforma “potrà essere punito chiunque guida dopo aver consumato una qualche sostanza, indipendentemente dall’essere o meno sotto l’effetto stupefacente di questa”. 

Antonella Soldo (Meglio legale): “Pura propaganda illogica”

L’eliminazione di questo passaggio, spiega Antonella Soldo dell’Associazione Meglio Legale: “È un atto di mera propaganda. Ritirereste la patente a qualcuno che ha bevuto un bicchiere di vino la sera prima? No, perché sarebbe assurdo, così come è assurdo ritirarla a qualcuno che ha fatto qualche tiro di canna la sera prima. Ribadiamo: mettersi alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, che si tratti di alcol, cannabis o altro, è un pericolo per tutta la collettività, così come l’utilizzo del cellulare o qualsiasi altro mezzo di distrazione o alterazione. In questa riforma però non si trova un nesso causale, ma cronologico. Per accertare la pericolosità è fondamentale stabilire un legame tra il consumo di una sostanza stupefacente e i suoi effetti sull’organismo”.

Istat: 10% di incidenti stradali da alcol, contro il 3,7% di tutte le altre sostanze

I dati Istat, inoltre ci dicono che il 10% degli incidenti stradali sono causati dall’alcool nel nostro Paese, contro il 3,7% causati da tutte le altre sostanze stupefacenti messe insieme.

La Cassazione: necessario dimostrare alterazione psicofisica

Lo scorso anno i giudici della Corte di Cassazione hanno stabilito che per attribuire la responsabilità a un guidatore non è sufficiente dimostrare il consumo di sostanze stupefacenti, ma è essenziale dimostrare che tali sostanze abbiano causato uno stato di alterazione psicofisica durante la guida. Eppure il governo ha tirato dritto sulla riforma.

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Le tracce presenti molto oltre l’effetto

“Come confermato da varie aziende produttrici di test antidroga, – scrive Meglio legale – al netto delle variazioni dovute alle quantità consumate, le tracce di diverse sostanze stupefacenti rimangono nel sangue o nella saliva per molto tempo, anche dopo la fine degli effetti alteranti. Per esempio, secondo una ricerca pubblicata nel 2021, l’effetto di alterazione dovuto al consumo di cannabis dura in media tra le 4 e le 5 ore, mentre tracce del suo principale principio attivo (il THC) possono risultare presenti nella saliva fino a 12 ore”.