Abbiamo provato il Brondi Boss 4G, uno smartphone fatto per gli anziani, con tasti grandi, volume potenziato, numeri di emergenza. Ma quanto al funzionamento e alle istruzioni l’azienda piemontese non ne azzecca una…
“Il Boss 4G è il nostro primo Feature Phone sul quale è possibile sfruttare la velocità della rete 4G. Concepito per fondere assieme semplicità di utilizzo, come per tutti i modelli per anziani della famiglia easy phones Amico, e la possibilità di restare in contatto con i propri cari grazie alle applicazioni preinstallate di Skype e WhatsApp. Il Boss 4G di Brondi, che può navigare anche tramite rete wi-fi, permette di videochiamare, inviare foto e messaggi con più facilità e velocità alle persone che amiamo di più”.
Con queste premesse dichiarate ci siamo avvicinati a un modello che dovrebbe accontentare il vasto mercato di anziani italiani che hanno bisogno di un telefono cellulare facile e funzionale ma non voglio rinunciare alla velocità (e alla qualità del suono) del 4G e ad alcune funzioni oramai molto comuni: una su tutte whatsapp.
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Internet? Ci vuole un ingegnere…
Proviamo a navigare ma il nostro Boss 4 G non ne vuole sapere di funzionare. Cerchiamo di capire per quale ragione ma non c’è nulla da fare: né con una scheda Fastweb né con una Iliad riusciamo a farlo navigare. Proviamo a farci aiutare da qualcuno più esperto di noi ma cambiare le impostazioni di APN è tanto complicato che la cosa più razionale è farsi mandare un sms autoistallante dall’operatore, ci consiglia. Così facciamo ma ci resta una domanda: un utente normale come poteva sfruttare questo telefono da solo,senza un aiuto esperto? E perché smartphone ben più complicati non hanno bisogno di questo tipo di interventi?
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Whatsapp, funziona solo con le “dritte giuste”
All’interno della confezione c’è uno stingatissimo libretto di istruzioni. Ci colpisce però, un foglio a parte che spiega la procedura per scaricare e istallare l’aggiornamento whatsapp. Anche se il Boss 4G punta proprio su whatsapp per facilitarne l’uso (c’è un tasto centrale con il logo per attivare la app di messaggistica), all’utente non basta premerlo ma deve istallare un aggiornamento con una procedura apposita.
Le nostre perplessità aumentano quando proviamo a seguire la procedura consigliata e ci scontriamo con un messaggio criptico: “La data del telefono è sbagliata! Regola l’orologio e riprova“. Un messaggio incomprensibile: la data e l’orario sono corretti e non c’è modo di spiegarlo al telefono della Brondi.
Proviamo a farlo chiamando il numero dell’assistenza di Torino, ma anche qui nulla da fare: due giorni interi di attesa non portano ad alcuna risposta di esseri umani.
Decidiamo di farlo, dunque, per iscritto e quasi una settimana dopo (!) ci arriva un video di aiuto. E scopriamo che la procedura è completamente diversa da quella indicata nelle istruzioni contenute nella scatola. Una difformità che oltre a essere incomprensibile per un’azienda come la Brondi rende praticamente il telefono non utilizzabile da chi non abbia la stessa pazienza per reperire le informazioni dall’assistenza.
Il nostro giudizio
L’avrete intuito, il nostro giudizio è decisamente negativo come vedrete dalla scheda riassuntiva qui sotto. Soprattutto perché nonostante le premesse (e le promesse della Brondi) questo apparecchio risulta davvero difficile da impostare, anche grazie a istruzioni sbagliate e difficoltà di contatti dell’assistenza.
Per chi riesce ad arrivare alla fine di questa specie di girone infernale lo smartphone tutto sommato funziona bene, ha un ottimo audio, anche se spostarsi con la rotellina nei menu è davvero molto complicato. Il tutto a un costo umano: 99,90 euro.
