Il test tedesco ha analizzato sedici mascara e in tre è stata rilevata la presenza di Moah, idrocarburi di olio minerale aromatico, pericolosi perché possono contenere composti cancerogeni. In più trovati Propylparaben e BHT, entrambi sospettati di agire come interferenti endocrini.
Il mascara è uno dei cosmetici più utilizzati dalle donne che fin dall’antichità cercano di mettere in risalto il proprio sguardo rendendo le ciglia più lunghe e voluminose. Se prima si usavano kajal e carboncini, oggi ci sono diversi ingredienti che contribuiscono ad ottenere l’effetto tanto desiderato. Nella maggior parte dei prodotti in commercio vengono utilizzati principalmente grassi a base di petrolio, siliconi e polimeri sintetici che garantiscono l’aderenza in modo uniforme e stabile sulle ciglia. I mascara naturali impiegano lacca o cera d’api o di carnauba al posto dei composti plastici che sono vietati dagli standard di certificazione. In questi casi, tuttavia, l’assenza di plastica rende il prodotto meno stabile e non resistente all’acqua quindi ancora poco efficace.
16 mascara alla prova
Ma quanto sono sicuri questi ingredienti che vengono in contatto tutti i giorni con i nostri occhi? Un test della rivista tedesca ÖKO-TEST ha analizzato 16 mascara neri, con effetto volumizzante dichiarato, sette dei quali naturali certificati, nella fascia di prezzo tra 2,88 e 24,38 euro per 10 millilitri. I risultati non sono allarmanti, ma neanche così tranquillizzanti. Dieci mascara su sedici hanno superato il test, collocandosi nella zona verde, tre prodotti hanno ottenuto il semaforo giallo e gli altri tre, tutti a marchio L’Oréal, sono risultati “insufficienti”.
I cosmetici sono stati testati da laboratori indipendenti che hanno analizzato il contenuto in idrocarburi aromatici policiclici (PAH), metalli pesanti, formaldeide/anidride, composti organici alogenati e, a seconda della dichiarazione, la presenza di N-Nitrosodiethanolamina, Clorfenesina, Dietilftalato, profumi dichiarati, composti poliaromatici e Nitro-Moschus, nonché Cashmeran. Sono stati analizzati anche i polimeri sintetici e il BHT sulla base della dichiarazione. Nei casi in cui la paraffina era dichiarata, sono stati sottoposti a un test per idrocarburi e composti simili (MOSH, MOAH), sostanze “particolarmente critiche perché possono contenere anche composti cancerogeni”. Di recente la stessa rivista ha condotto un test sul riso biologico da cui è emersa la preoccupante presenza di queste sostanze.
I risultati del test
Componenti critici a base di oli minerali: dal test è emerso che sei mascara su sedici contengono paraffine, ovvero grassi artificiali a base di petrolio, che possono essere contaminati da idrocarburi aromatici policiclici (PAH), con potenziale effetto cancerogeno. Le analisi di laboratorio hanno mostrato che tutti i mascara a base di paraffina sono contaminati da PAH. Da qui è partito un invito ai produttori a rinunciare completamente ai grassi a base di petrolio per ridurre anche il rischio di contaminazione. Le paraffine non sono state valutate per i possibili effetti indesiderati sulla barriera cutanea poiché il mascara, se usato correttamente, dovrebbe entrare in contatto solo con le ciglia e non con la pelle.
Conservanti discutibili: il mascara “L’Oréal Voluminous Extra Volume Black” contiene il conservante Propylparabene e l’antiossidante Butilidrossitoluene (BHT), entrambi sospettati di agire come interferenti endocrini. Il BHT è presente anche nel mascara “Maybelline The Colossal Volume Express, 01 Black”. Inoltre, sia in questo prodotto che nel mascara “Nyx Worth the Hype Volume & Lengthening 01”, il laboratorio ha rilevato composti organici alogenati non dichiarati in etichetta. Al contrario, in fondo alla lista degli ingredienti del mascara “Manhattan Volcano Explosive Volume 1010N Black” è indicato il conservante organico alogenato Clorfenesina che però non è stato rilevato in laboratorio forse perché impiegato in quantità molto basse.
Plastiche inquinanti per l’ambiente: tutti i mascara analizzati dal test utilizzano polimeri sintetici che garantiscono una migliore aderenza e un effetto allungante sulle ciglia, ma sono dannosi per l’ambiente. In particolare il mascara “L’Oréal Voluminous Extra Volume Black” contiene il composto siliconico Ciclopentasiloxano (D5), che è considerato particolarmente persistente nell’ambiente.
Nessun packaging riciclato: le confezioni della maggior parte dei mascara non utilizzano plastica riciclata proveniente dal circuito di raccolta rifiuti; solo nei mascara “Dr. Hauschka” e “Catrice” è presente una percentuale di plastica riciclata.
I prodotti analizzati
I mascara che hanno ottenuto il semaforo rosso sono:
- L’Oréal Voluminous Mascara Extra Volume, Black
- Maybelline The Colossal Volume Express, 01 Black
- Nyx Worth the Hype, Volume & Lengthening Mascara, 01
I mascara che hanno ottenuto il semaforo giallo sono:
- Essence Lash Princess Sculpted Volume Mascara
- Manhattan Volcano Explosive Volume Mascara 1010N Black
- Max Factor X 2000 Calorie Pro Stylist, Volume Lift & Hold, Black
I sette mascara che hanno ottenuto il semaforo verde con giudizio “molto buono” sono:
- Alterra Black Intense Volume Mascara, 01
- Alverde Mascara Nothing But Volume 010 Schwarz
- Benecos Natural Mascara Maximum Volume Deep Black
- Dr. Hauschka Volume Mascara Black 01
- Levera Volume Mascara, 01 Black
- Sante Volume Sensation Mascara, 01 Extra Black
- Terra Naturi Extreme Volume Mascara 01 Black.
Infine, gli ultimi tre mascara che hanno ottenuto un giudizio “buono” sono:
- Catrice Glam & Doll Volume Mascara, 010”
- Rival de Loop Ultimate Volume Fake Lashes Mascara, 01
- Trend it up Extreme Volume Mascara Lash Heaven, 010
Ci sono anche buone notizie
Alcune sostanze problematiche, che erano state rilevate nei test precedenti, questa volta non sono state trovate. La verifica della presenza di N-Nitrosodiethanolamin, sostanza potenzialmente cancerogena e dannosa per il patrimonio genetico, è risultata negativa. E anche l’arsenico, che in test precedenti era stato rilevato in alcuni mascara oltre ai livelli massimi stabiliti dall’Ufficio Federale per la Protezione dei Consumatori e la Sicurezza Alimentare (BVL) per tracce tecnicamente evitabili, questa volta non è stato trovato dal laboratorio.
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