La fattura, pagata a Poste, finisce al recupero crediti. Che fare

Una lettrice salda regolarmente le fatture della linea Adsl di Poste ma il gestore non ne prende atto e nonostante diversi invii delle evidenze di pagamento la pratica finisce al recupero crediti. Che fare? Ci aiuta Valentina Masciari di Konsumer Italia

 

Ho da luglio 2022 un contratto con Postemobile Casa Web per la fornitura della connessione a internet. Ho sempre pagato in un ufficio postale (per intero ed entro le scadenze date) le fatture inviatemi da tale società; ciononostante, in calce alla fattura relativa ad ottobre-novembre 2023, trovo un’annotazione relativa al mancato pagamento della fattura precedente. Seguendo le indicazioni di un operatore della società medesima, contattata telefonicamente, invio tramite mail copia della ricevuta di pagamento insieme alla copia del mio documento d’identità. La cosa, purtroppo, si ripete in occasione della fattura relativa al periodo dicembre-gennaio. Invio nuovamente tutta la documentazione richiesta, sicura di aver risolto il problema. Invece oggi, 22 gennaio 2024, ricevo addirittura la comunicazione via sms della società di recupero crediti Serfin97, che ha aperto una pratica a mio carico per conto di Postemobile, e che mi chiede di saldare, oltre alla famigerata fattura, anche quella in scadenza a gennaio 2024 (ovviamente già da me regolarmente pagata). Secondo l’operatrice di tale società dovrei inviare di nuovo tutto a loro tramite fax. Ho contattato nuovamente Postemobile e ho aperto un reclamo, curandomi nel frattempo di inviare via mail a Postemobile medesima la ricevuta di pagamento della bolletta in scadenza a gennaio. Che altro posso fare, adesso, per evitare ulteriori seccature?

Susanna Aroldi

 

Cara Susanna, abbiamo chiesto aiuto alla bravissima Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione Konsumer Italia che ci ha detto che casi come questi si verificano ancora, anche se molto meno rispetto a qualche anno fa.

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In dettaglio ecco cosa consiglia Valentina Masciari, premettendo che lei ha seguito la procedura corretta, comunicando gli estremi del pagamento.

L’indicazione in fattura del mancato pagamento, molto probabilmente deriva da un ritardo nella contabilizzazione del pagamento stesso e dal fatto che la nuova fattura sarà stata emessa prima di tale contabilizzazione.

Se l’evento singolo è da far rientrare in una, diciamo, normale casistica, il fatto che il problema si ripeta e che la signora sia costretta a inviare continuamente le evidenze di pagamento, eseguiti fra l’altro entro le scadenze previste, sottolinea un problema interno del gestore, che però non può ricadere sulla cliente.

Detto ciò, è stato opportuno aver inviato una contestazione per porre in luce tale disservizio e altro non può fare, ma allo stesso tempo, nonostante sia in regola con i pagamenti, è consigliabile, almeno fino a quando non verrà risolta questa problematica, comunicare gli estremi dei suoi pagamenti, per evitare che la mancanza del gestore possa produrre una conseguenza estrema sulla linea, cioè la sospensione a causa dei ritardi e della confusione nella gestione amministrativa del gestore.