Olio Dante, etichetta non conforme: sequestrate 502 bottiglie di ConDisano

olio dante

Oltre 500 bottiglie di ConDisano, il condimento a base di una miscela di oli, sequestrate dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, per etichetta non conforme. Olio Dante non aveva indicato la percentuale di olio d’oliva come previsto per legge.

Oltre 500 bottiglie di ConDisano, il condimento a base di una miscela di oli, sequestrate dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, per etichetta non conforme. Olio Dante non aveva indicato la percentuale di olio d’oliva come previsto per legge.

Il sequestro di 502 bottiglie di “Condimento a base di oli vegetali e olio extravergine di oliva aromatizzato alle erbe mediterranee arricchito con vitamina D – ConDisano”, è avvenuto il 9 ottobre, a Benevento nella sede di un discount alimentare.

Cosa dice la legge

Gl ispettori, durante il controlli, hanno rilevato che mancava nella denominazione dell’alimento, l’indicazione della percentuale dell’olio extravergine d’oliva. Secondo la legge, infatti, nel caso degli oli di oliva, quando la loro presenza viene evidenziata in etichetta al di là che nell’elenco degli ingredienti, attraverso termini, immagini o simboli grafici, è obbligatorio che ne venga indicata la presenza in percentuale rispetto al peso netto totale, o in alternativa rispetto al peso totale delle materi grasse. Cosa che non è stata fatta da Olio Dante nelle bottiglie sequestrate. L’azienda, contattata dal Salvagente per un commento, risponde di aver appreso la notizia, ma non non aver ricevuto ancora alcuna notifica formale, e per tanto ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

Cia e Italia Olivicola: ottimo risultato per la tutela del consumatore

Esprime “grande soddisfazione ed elogio” il presidente di Cia Puglia e di Italia Olivicola Gennaro Sicolo, secondo cui il sequestro “rappresenta un esempio di buona condotta, sulla giusta strada della trasparenza, della legalità e del rispetto per il consumatore finale”. “Tutelare l’olio extra vergine di oliva -ha aggiunto- significa salvaguardare la nostra sovranità alimentare, le nostre tradizioni e i nostri piatti tipici”. “Il nostro dovere -ha concluso Sicolo- è quello di tutelare il consumatore senza indurlo in errore. In questo caso, è stata sfruttata la reputazione dell’olio di oliva senza indicare la composizione reale del prodotto. La nostra speranza -ha concluso il massimo vertice di Cia Puglia e di Italia Olivicola- è che l’attenzione sull’argomento resti sempre altissima e che a questa operazione possano seguire ulteriori controlli rigidi e costanti”.