Sei non vedente e hai bisogno dell’Inps? Non sperare in un appuntamento…

INPS DELEGA FISCALE

L’Inps ha un servizio di webmeeting per chi non può spostarsi di casa. Attraverso questo strumento un lettore prova a fare la delega fiscale per occuparsi di sua madre, 82enne e non vedente. Peccato che nessuna data sia disponibile, scopre, così come non è neppure possibile fissare un appuntamento in presenza.

Dal facile entusiasmo alla delusione e addirittura alla rassegnazione. Il passo è breve quando si tratta dell’Inps e del rapporto con i più deboli tra noi, a maggior ragione se si tratta di anziani e disabili. È la storia che abbiamo che ci ha segnalato un lettore romano, figlio di una ultraottantenne non vedente.

“Per mia madre, 82enne invalida e non vedente, decido di fare la delega fiscale a mio nome. Lei come è intuibile, non ha la spid e ogni volta che deve comunicare con l’Inps deve ricorrere (o meglio, devo ricorrere vista la sua invalidità) a un Caf, con molte difficoltà e naturalmente pagando”. Un problema comune a molti italiani, se si presta fede alle statistiche che ci dicono che sopra i 75 anni solo il 24% della popolazione è in possesso della spid. È facile immaginare quale sia la quota degli anziani magari non vedenti in possesso dell’identità digitale.

Il nostro lettore si informa e scopre che la possibilità tecnologica di poter fare le pratiche per sua madre senza farla spostare di casa c’è. “Chiamo il call center dell’Inps e mi indicano la procedura: serve un certificato medico che dimostri che lei non si può muovere, i suoi documenti, i miei e – attraverso il mio myInps – si può fissare un webmeeting, ossia una videochiamata in cui gli addetti possano prendere atto della sua volontà a delegarmi”.

Insomma una procedura semplice e del tutto fattibile con il suo aiuto. Decide subito di attivarla e qui arriva la prima sorpresa.

Nessuna data di webmeeting è disponibile in nessuno degli uffici Inps di Roma. E non sto parlando di un appuntamento ravvicinato: il calendario è chiuso per tutti i mesi a seguire”. Il nostro lettore chiama di nuovo il call center dell’Inps e la risposta è tranciante: se non ci sono posti significa che il servizio è tutto pieno, non le resta che andare personalmente in una delle sedi, tramite appuntamento.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Alla faccia della modernizzazione, osserva giustamente, ma tant’è, c’è poco da discutere come spiegano dal call center.

“Ok, mi dico, dovrò andare di persona. Anche in questo caso, però, consultando tutti (nessuno escluso) gli uffici Inps romani, non esiste una data libera per un appuntamento per un tipo di pratica come questo, non importa quando, il sistema ripete immancabilmente ‘nessuna data disponibile’”.

Chiosa amareggiato il nostro lettore: “Ora vi chiedo: è questo il servizio di un ente che dovrebbe permettere al cittadino di poter dialogare facilmente, a maggior ragione quando si tratta della fascia più debole della popolazione?”.

Una domanda sensata che abbiamo girato all’ufficio stampa dell’Inps ma che nonostante i solleciti non ha avuto alcun tipo di risposta a distanza di dieci giorni da quando li abbiamo investiti del problema. Avremmo voluto chiedere, per esempio, perché per una semplice operazione come questa non ci sia la possibilità di un appuntamento (digitale o fisico) di qui al prossimo anno (abbiamo controllato ed effettivamente nessuna data è disponibile). Se il problema è la carenza di personale o il malfunzionamento del servizio. Ma come avrete capito a noi come al lettore rimane una sola certezza: quando modernizzazione fa rima con spersonalizzazione a rimetterci sono sempre gli utenti più deboli.