Perché Angelini Pharma non richiama l’Infasil con l’ingrediente cancerogeno vietato?

infasil

Nel test in edicola su 42 deodoranti abbiamo trovato un prodotto di Angelini Pharma, l’Infasil neutro extra delicato vapo, con un ingrediente vietato in Europa dal 2022 perché cancerogeno. Una vecchia produzione, ci risponde l’azienda che non si sente obbligata al richiamo. E il prodotto rimane sugli scaffali

 

Nel test su 42 deodoranti senza sali di alluminio protagonista della nostra copertina di agosto, come abbiamo già anticipato, abbiamo passato al setaccio gli ingredienti di molti dei prodotti che utilizziamo ogni giorno (e in questi periodi anche più volte al giorno), trovando diversi ingredienti sospetti, come fenossietanolo, allergenizzanti o potenziali perturbatori endocrini.

deodoranti
Il test su 42 deodoranti e la lista dei 63 con sali di alluminio lo trovate sul numero di agosto del Salvagente, in edicola e in edizione digitale qui

Un caso particolare però, riguarda l’Infasil neutro extra delicato vapo finito in fondo alla nostra classifica con un poco lusinghiero scarso per la presenza di butylphenyl methylpropional, una fragranza nota anche con il nome “Lilial”, bandita in Europa dal primo marzo 2022 (regolamento 2021/1902 della Commissione europea). L’Ue l’ha inserita nella lista delle sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (Cmr).

Lo scorso luglio aziende come Bilboa, Malizia e Nivea sono state protagoniste di un clamoroso richiamo dal mercato di cosmetici che ancora lo contenevano. Il Salvagente ha chiesto ad Angelini Pharma che ha tra i suoi marchi anche Infasil se intendesse ritirare il deodorante ancora in circolazione con Lilial. Al momento di chiudere l’articolo pubblicato sul Salvagente in edicola non avevamo ricevuto alcuna risposta.

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Risposta che però è arrivata nei giorni successivi da parte di Felicia Ridola, Corporate Digital & Italy Communications Manager di Angelini Pharma. La riportiamo integralmente.

La risposta di Angelini Pharma su Infasil

Con l’obiettivo di promuovere una corretta informazione, desideriamo precisare che Angelini Pharma, in riferimento a quanto disposto dal Regolamento 2020/1182 – che a sua volta modificava il Regolamento CLP in merito ai prodotti che contengono Buthylfenil Methylpropional (Lilial) – si è attivata con tempestività, anticipando al 1° gennaio 2022 l’immissione nel mercato di confezioni conformi di Infasil e quindi non contenenti l’ingrediente Buthylfenil Methylpropional (Lilial).

Desideriamo precisare, inoltre, che lo stesso Regolamento non prevede alcun obbligo per l’Azienda di ritirare le confezioni del prodotto vendute prima del 1° marzo 2022.

Nessun obbligo di legge per il ritiro, ma…

Nessun obbligo di legge, dunque, secondo Angelini Pharma a togliere dagli scaffali i prodotti ancora in vendita con la sostanza potenzialmente cancerogena. Non dello stesso avviso, però, la Confcommercio che già il 31 gennaio 2022, scriveva in una nota: “si rende necessario il ritiro dal commercio di tutti i prodotti cosmetici contenenti la sostanza. Nel caso di presenza di BMHCA i prodotti cosmetici dovranno essere accantonati e sigillati in un contenitore con apposta la dicitura “Prodotti non vendibili o cedibili – da restituire al fornitore” e restituiti al fornitore con le modalità opportune”.

Necessario, ne siamo coscienti, non significa obbligatorio, ma da un’azienda come Angelini Pharma, che oltre al marchio Infasil deve gestire materie molto delicate come i farmaci, ci saremmo aspettati maggiore attenzione nei confronti del consumatore. Voi no?