Un cittadino si ritrova senza luce e scopre che il contatore ha subito un abbassamento di potenza da parte di Enel. L’operatore gli risponde che è vittima di una truffa, ma non si sa da parte di chi. Valentina Masciari ci spiega come intervenire in casi del genere
Caro Salvagente, mio figlio, sposato con due bimbi piccoli, cliente Enel dal 2011 senza alcun problema, la scorsa settimana si è trovato senza luce. Verificando il contatore ha scoperto che è abilitato al 18% della potenza e al telefono Enel gli ha comunicato che il suo contratto è stato disdetto, nonostante non vi sia stata comunicazione da parte di nessuno. Enel sostiene che è una truffa… ma non si sa da parte di chi. La Finanza non può intervenire se non sa chi perseguire. I Carabinieri dicono di non poter far nulla.
È possibile? Vi risultano altri casi simili?
Oriana Ronzani
Cara Oriana, abbiamo chiesto un aiuto a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione Konsumer Italia. Ecco cosa ci ha risposto.
Da quello che ci scrive la lettrice, sembrerebbe un abbassamento di potenza, che in genere si ha nei casi di morosità del cliente, prima di passare alla totale sospensione del servizio. Tale depotenziamento, consiste appunto, nel diminuire la potenza che si può assorbire dalla rete, fino al limite massimo pari al 15% dei kW presenti sul contratto. Inoltre, in tali eventualità, si può anche visualizzare sul display del contatore, l’indicazione del depotenziamento.
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Chiarito ciò, analizziamo la spiegazione data dal Servizio Clienti.
In pratica, gli viene detto che il suo contratto è stato cessato, per questo non ha energia, e che si tratta di una truffa. Ora, se qualcuno avesse effettuato un’attivazione non richiesta con altro fornitore, il contratto sarebbe comunque attivo, quindi si avrebbe energia, ma la fattura sarebbe stata emessa da un altro fornitore.
Sempre in tale casistica, rientra la possibilità che il fornitore subentrato fraudolentemente, ad esempio, abbia inviato le fatture a un indirizzo errato. Allora bisognerebbe sapere se il figlio della lettrice ha ricevuto regolarmente le fatture di periodo, dal suo fornitore, fino all’evento che ha descritto.
Considerando queste possibilità, avrebbe senso la diminuzione di potenza: non ha pagato le fatture del fornitore non richiesto, perché non le ha ricevute e quindi, risulta moroso.
Se invece, si trattasse dell’ipotesi di un contratto chiuso e basta, nel senso che qualcuno ne ha richiesto la cessazione e non lo switch verso altro fornitore, anche se è strano, chi ha inviato tale richiesta? E soprattutto, il fornitore ha fatto le dovute verifiche?
Non è allora ben chiara la risposta data dal fornitore o comunque non si evince la corretta casistica da quanto scrive il sig. Ronzani ma sembra probabile l’ipotesi del contratto non richiesto, per il quale non ha ricevuto le fatture di periodo.
Considerando che sia questo il caso, consiglio innanzitutto di verificare chi è che fornisce attualmente questo POD. Tale richiesta può essere fatta andando sul sito dello Sportello del Consumatore, seguendo la procedura indicata per la categoria Smart Info, e scegliendo l’opzione che riguarda “Nominativo dell’attuale fornitore di luce o gas e data dalla quale decorre il cambio fornitore”. Entro cinque giorni, in genere, si ha la risposta.
Individuato il fornitore, va richiesto il ripristino dell’utenza e contestualmente, si deve procedere con disconoscimento del contratto e richiesta di procedura di ripristino presso il precedente fornitore.
Queste situazioni, purtroppo, sono molto frequenti e non sempre semplici da risolvere, come si evince proprio da questa ipotesi.
Ad ogni modo, se il figlio della lettrice avesse bisogno di Supporto, Konsumer Italia è sempre disponibile.